Edili sui cantieri della Cmc in Sicilia “Si portino a termine i lavori iniziati.Ci sono le condizioni per farlo”

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“I cantieri della Cmc in Sicilia vanno tutelati in ogni modo, tenendo separate le vicende aziendali di carattere nazionale da quelle locali”. Lo dichiarano Francesco De Martino (Feneal Uil), Paolo D’Anca (Filca Cisl) e Francesco Tarantino (Fillea Cgil) che aggiungono: “Ci sono le condizioni per portarea compimento le opere già iniziate dalla cooperativa di Ravenna, lavori che fanno riferimento a Fce per quelli a Catania e ad Anas per quelli in provincia di Palermo e di Agrigento. Ogni possibile stop sembrerebbe oggi un alibi”.Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil sollecitano le istituzioni regionali elocali a convocare un incontro per fare il punto sullo stato dei cantieri della Cmc. “La vertenza della cooperativa, una fra le più grandi in Italia e la prima in Sicilia per volume delle commesse – affermano De Martino, D’Anca e Tarantino – va gestita in Sicilia con un’ottica territoriale improntata al piùsano pragmatismo, per non privare l’isola di infrastrutture fondamentali e pernon causare la perdita di ulteriori posti di lavoro nel settore delle costruzioni”. (laco)

 

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