Scuola: Furlan “Contratto dirigenti offre nuove tutele e valorizza ruolo chiave nella comunità scolastica”

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“E’ un fatto positivo la firma del contratto per la dirigenza del comparto istruzione e ricerca. Premiato lo sforzo della Cisl e della Cisl Scuola di assegnare al contratto la valorizzazione della dirigenza,un ruolo chiave nella comunità scolastica, con nuove tutele e strumenti di partecipazione”. Lo scrive su twitter la Segreteria generale della Cisl, Annamaria Furlan, esprimendo la soddisfazione della Cisl per la firma del nuovo contratto della dirigenza scolastica che completa i rinnovi nel comparto della istruzione. “Il risultato ottenuto risponde all’intento di restituire alcune materie al novero delle relazioni sindacali- aggiunge il Segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga, responsabile del Pubblico Impiego. “In tal senso- sottolinea Ganga- l’auspico è che l’esercizio pattizio, su materie specifiche di contrattazione, non debba più essere sopravanzato dalla legge, in particolare rispetto al tema del rapporto di lavoro. Nello specifico riteniamo positivo il raggiungimento dei dirigenti scolastici dell’equiparazione della retribuzione di posizione di parte fissa come da noi richiesto rispetto alla dirigenza di comparto. Si riportano all’interno delle ridefinite relazioni sindacali diversi aspetti come il tema della “valutazione” e la delicata materia della “sicurezza”. Positivi sono di sicuro i riscontri di natura economica che dopo 8 anni riequilibrano le retribuzioni dei dirigenti scolastici. Per la Cisl si tratta di un contratto “ponte” molto importante che apre al negoziato per il triennio 2019/21 rispetto al quale, su altro tavolo di trattativa (quello della Manovra di bilancio) non riscontriamo ancora le attese del nostro sindacato in ordine alle condizioni economiche utili per il prossimo rinnovo.”Di certo, il processo negoziale per giungere al nuovo contratto della dirigenza (ne dovranno essere stipulati altri 3 funzioni centrali, dirigenza medica e sanitaria e funzioni locali ) non è stato semplice sia per la complessità insita nel nuovo comparto che ha portato ad una riperimetrazione delle materie dei diversi settori di provenienza (scuola, Universita, ricerca), sia per essere arrivati al testo sottoscritto attraverso una fase delicata del Paese, essendosi svolte le trattative, a cavallo fra due diverse legislature- conclude Ganga.

 

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