[print_link]
“I tempi per l’emanazione dell’atteso decreto legge su “quota 100” stringono e come CISL non ci stanchiamo si sollecitare due cose: che il sindacato venga convocato al più presto come promesso dal Premier nell’incontro di dicembre per un confronto specifico sulle pensioni; che quota 100 rappresenti davvero una modalità di accesso flessibile alla pensione per tutti i lavoratori privati e pubblici”. E’ quanto ha dichiarato il Segretario Confederale, Ignazio Ganga, commentando le notizie di stampa di questi giorni in ordine ad una prossima approvazione del decreto da parte del Consiglio dei Ministri. “In particolare sui lavoratori pubblici- sottolinea Ganga- sarebbe opportuno evitare di acuire le penalizzazioni, come leggiamo da alcune ipotesi formulate dalla stampa, che oltre ad un numero superiore di “finestre d’uscita” potrebbero vedersi dilazionato ulteriormente nel tempo il pagamento del trattamento di fine rapporto. Abbiamo già avuto modo di dire che per la CISL la quota 100 rappresenta un interessante punto di partenza e soprattutto di confronto, ma questa non può discriminare i lavoratori e sopratutto il tema delle pensioni non può esaurirsi in questa unica misura: pensione contributiva di garanzia per i giovani pensionati di domani, copertura previdenziale per i lavori di cura, pensione con 41 anni di contributi, tutela previdenziale per chi svolge lavori gravosi ed usuranti e proroga strutturale di Ape sociale ed opzione donna, nona salvaguardia, sviluppo della previdenza complementare, reale adeguamento al costo della vita per chi è già in pensione, sono alcuni dei temi della nostra piattaforma unitaria su cui vorremmo confrontarci nel merito con il Governo e per i quali riteniamo improcrastinabile una specifica convocazione”, ha concluso il Segretario.