Immigrazione, caso Sea Watch, Milazzo Cisl Sicilia ” Prima di ogni cosa il rispetto dei diritti umani”

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«Il rischio è che, sull’altare dello scontro politico-ideologico e sullo sfondo della rivendicazione a un ruolo meno egoistico di ciascun paese Ue, a naufragare, alla fine, sia il senso più profondo della nostra umanità». Così la Cisl Sicilia, in una nota sulla vicenda della Sea Watch 3 ancorata nelle acque del Siracusano con 47 persone a bordo tra cui almeno otto minori non accompagnati. Ma alla quale il governo nazionale non consente lo sbarco. Prima di ogni cosa – scrive la Cisl – vengono i diritti umani». Certo, il fenomeno dell’immigrazione va affrontato coralmente, con oneri e onori che impegnino tutti i paesi europei. E anche per questo serve più Europa, con istituzioni capaci di governare e indirizzare le politiche nazionali anche in tema di accoglienza e di inclusione. Serve un’effettiva governance europea, dei flussi migratori e della lotta alla tratta dei poveri cristi. Ma «salvare vite umane – afferma Mimmo Milazzo, segretario generale – è un dovere imprescindibile di tutti, oltre che principio di civiltà. Il diritto alla vita, anche dei migranti, non può essere battuto all’asta delle chiusure ideologiche, degli interessi politici, delle logiche di parte».
Sul tema, anche la Cisl di Siracusa è intervenuta con le parole che seguono: «Questa è terra generosa, per la pace e per i diritti umani. Solidarietà ai migranti a bordo della Sea Watch e gratitudine al sindaco di Siracusa, Francesco Italia, per la disponibilità immediatamente concessa per l’approdo. Questa città e la Sicilia in generale, è crogiuolo di popolazioni e culture. Questo ci ha fatto crescere e maturare con la grandezza di un popolo che sa accogliere e confrontarsi. La politica si divida su altre cose e resti umana quando si tratta di solidarietà e accoglienza. La Cisl ha, da sempre, valori solidali che trascendono da qualsiasi appartenenza. La Cisl siracusana, in questo momento così difficile, è vicina a quanti si spendono nell’assistenza e nell’accoglienza, auspicando che i 47 migranti a bordo della Sea Watch trovino definitivo riparo a terra». (ug)