Europa, Furlan “Recuperare i diritti di umanità partendo dagli ultimi come dice Papa Francesco”

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“Abbiamo bisogno di più Europa per il nostro futuro di pace e democrazia. Essere europeisti non è uno stato d’ animo ma fare delle scelte precise che possono far crescere questo necessario processo di integrazione”. Lo ha detto la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, nel suo intervento al Convegno della Cisl di Brescia sull’Europa dei cittadini. “Difficilmente un singolo paese potrà affrontare da solo gli squilibri internazionali e la crescita delle diseguaglianze. Non può prevalere la strada dei patti bilaterali tra gli stati. Il messaggio sovranista che sta venendo avanti rischia di prefigurare un futuro incerto per il nostro paese e per gli altri stati europei. L’Europa di Maastricht e del fiscal compact non è stata percecita come un bene comune dai cittadini. C’è una strada diversa? Iniziamo ad individuarla con regole comportamentali comuni, su come l’Europa si fa carico delle difficoltà che di volta in volta possono coinvolgere ogni singolo paese ed ogni cittadino europeo. Questo significa cambiare le regole per costruire una Europa solidale che investa di più sulla conoscenza e sugli strumenti di giustizia e di equità per rendere più sostenibile lo sviluppo. Bisogna rivedere lo statuto economico europeo, puntare sugli euro bond e sulla costruzione di un Ministero del tesoro europeo che abbia anche la capacità impositiva per omogeneizzare il sistema fiscale e creare occasioni di investimenti produttivi. Bisogna costruire anche una contrattazione europea per coniugare il tema dell’economia con quello dei diritti delle persone. Di questo parleremo nel Congresso della Ces il sindacato europeo a Vienna nei prossimi giorni. È necessario recuperare i diritti di umanità, partendo dagli ultimi, dai più deboli, dalle periferie esistenziali delle nostre città. Non ci sono cittadini di seconda classe, come ha detto giustamente oggi Papa Francesco. Noi condividiamo il messaggio di fratellanza e di integrazione del Pontefice. Quello che è avvenuto ieri a Roma nel quartiere di Casal Bruciato è stato sconcertante. Ha fatto bene la sindaca Virginia Raggi a portare la presenza dello Stato in quel quartiere dove spesso le istituzioni non si fanno vedere. Fermiamoci e riflettiamo su che cosa sta diventando questo paese. C’è troppa indifferenza, l’opportunismo politico ci fa dimenticare persino la nostra umanità. Bisogna esorcizzare questo sentimento, non far sentire le persone sole. Lo stare insieme è un grande collante per l’Europa”.

 

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