Rap, sindacati su esternalizzazione servizi, “contrari, si pensi piuttosto ad aumentare il personale dell’Azienda”

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“Siamo contrari a ogni forma di esternalizzazione di alcuni servizi di raccolta differenziata, annunciata dall’amministratore unico di Rap. Con grande stupore leggiamo che, in contrapposizione alle dichiarazioni fatte da sempre dal Sindaco di Palermo Leoluca Orlando che ha sostenuto che il servizio è pubblico e tale resterá, la Rap prova ad affidare all’esterno attività previste dal contratto di servizio che lega Comune e azienda”. Cosi le organizzazioni sindacali di Rap, Fit Cisl con Vincenzo Traina, Uil trasporti con Francesco Sinopoli, Fiadel con Antonio Vaccaro, e Filas con Carmelo Giallombardo, intervengono sulla vicenda dell’annunciata esternalizzazione di alcuni servizi di Rap. “In un periodo molto delicato come questo, in cui ci si appresta al rinnovo del contratto rivedendo i servizi svolti e quelli nuovi che la Rap è obbligata a eseguire per legge, non si può pensare di esternalizzare i servizi. Da tempo queste organizzazioni sindacali chiedono che venga incrementato il personale ma purtroppo nel corso di questi mesi abbiamo assistito a un silenzio assordante sia da parte dell’azienda sia dell’amministrazione comunale”. “Apprendiamo però che l’assessore ai Rapporti funzionali con Rap e Amat, Giusto Catania dichiara di essere a conoscenza del fatto che la Rap è a corto di personale ma al contempo non si da seguito alla richiesta fatta nei mesi precedenti di nuove unità, accompagnando invece di fatto il percorso di privatizzazione del servizio”. I sindacati aggiungono “Non si comprende quale sia la strategia che si voglia mettere in campo e il perché non si programmi piuttosto un incremento del personale dell’azienda di piazzetta Cairoli, aumentando così la produttività e le percentuali di differenziata”. Giovedì, durante la riunione che si terrà in azienda, “proveremo a chiedere all’amministratore unico Norata quale dovrebbe essere il reale aumento della raccolta differenziata rispetto alle somme economiche previste dalla gara e il perché di questa velata ‘sperimentale’ esternalizzazione temporanea del servizio che, in realtà, altro non è che una privatizzazione parziale del servizio di raccolta differenziata che ci vede in totale disaccordo”. I sindacati concludono “siamo disposti alla concertazione per l’incremento del personale e del mantenimento pubblico del servizio, ma in alternativa siamo pronti a utilizzare tutti gli strumenti a nostra disposizione per tutelare l’azienda pubblica e i lavoratori”.