#NoiCISLsiamo: Periferie del lavoro, contrattazione sociale, più impegno sui giovani, gli obiettivi strategici nei prossimi anni

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Ripartire dalle periferie urbane, sociali e del lavoro, potenziamento delle prime linee e maggior coinvolgimento dei delegati e dei giovani, contrattazione sociale, formazione dei quadri, certificazione e trasparenza nell’utilizzo delle risorse, rivisitazione delle modalità della comunicazione: sono questi alcuni dei nuovi obiettivi strategici sanciti oggi dalla Conferenza nazionale organizzativa della Cisl che si è chiusa a Roma con le conclusioni della leader nazionale Annamaria Furlan e la lettura dei documenti finali approvati dalle tre commissioni. Una kermesse che è stata anche una occasione di verifica sulle importanti decisioni di ristrutturazione organizzativa assunte nel 2015 nella precedente assemblea organizzativa di Rimini. Sono tanti i progetti ampiamente realizzati dalla Cisl e dalle sue strutture in questi ultimi anni: il nuovo regolamento del personale, il codice etico, le procedure di trasparenza, la pubblicazione dei redditi dei dirigenti e dei bilanci su tutti i siti dell’organizzazione, l’introduzione di procedure amministrative e contabili omogenee, l’istituzione e valorizzazione di anagrafiche aggiornate e di nuove banche dati, il riparto automatico e la valorizzazione delle risorse del  territorio con la scelta del 70% a livello locale. Realizzati anche lo sportello lavoro, l’associazione Vivace per le giovani start up, il progetto per l’adeguamento alle nuove normative sulla privacy, il sistema di videoconferenza, l’archivio storico,  oltre al completamento, in continuo aggiornamento, dei processi di riassetto orizzontale e verticale delle strutture. Positivi anche i dati del tesseramento: la Cisl nel 2018 ha 4.050.680 iscritti, 1.763 sedi, dove operano 67 unioni sindacali territoriali, 16 federazioni di categoria di prima affiliazione, 20 unioni sindacali regionali (di cui una interregionale). Nelle categorie e nelle strutture territoriali confederali operano circa 36.000 operatori e componenti dei consigli generali di tutte le struttture disseminate nei territori. Di essi il 30,4% è composto da donne ed il 54,4% da persone con una eta’ compresa tra 36 e 55 anni. Tra delegate e delegati sui luoghi di lavoro e rappresentanti sindacali locali dei pensionati, si possono stimare in poco meno di 100.000 le persone che rappresentano la Cisl sui luoghi di lavoro e nel territorio. Se poi si contano tutte le candidate e i candidati nelle elezioni di Rsu e tutti i volontari, questo numero si stima aumenti fino a  250.000 militanti.

 

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