Istat: Sbarra, “dati sul lavoro da consolidare con politiche di sviluppo , investimenti sulle infrastrutture e l’avvio dei cantieri fermi”

[print_link]

 

Continuano ad arrivare segnali oscillanti dai dati sul lavoro: dopo la lieve ma continua crescita dei primi mesi dell’anno, a giugno, c’è una lieve riduzione di occupati, dovuta soprattutto al calo tra i lavoratori autonomi e tra gli uomini, nonostante il tasso di occupazione sia al suo massimo storico”. Così il Segretario Generale Aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra, commenta i dati Istat di oggi sull’ occupazione. “Positiva l’inversione di tendenza tra contratti a tempo determinato e contratti a tempo indeterminato- sottolinea Sbarra- ma la ripresa occupazionale degli ultimi anni, dopo la lunga crisi, mostra buoni risultati in termini di quantità, non in termini di qualità dei rapporti di lavoro e di ore lavorate: rispetto al 2017 mancano all’appello oltre 550 milioni di ore lavorate, infatti la lenta ripresa di queste ultime si è fermata negli ultimi trimestri, in concomitanza con la stagnazione del Pil. Inoltre restano inalterate, se non peggiorate, le tradizionali criticità del mercato del lavoro italiano: negli anni di crisi si è ampliato il consueto ed impressionante divario territoriale, è aumentata la quota di giovani Neet sul totale della popolazione, il tasso di occupazione femminile rimane da anni al penultimo posto in Europa. Infine la cassa integrazione, che dal 2014 era in riduzione, è in significativa ripresa ormai dall’inizio dell’anno, unitamente alle decine di tavoli di crisi presso il Mise, che ancora non riescono a trovare soluzioni. I risultati positivi in termini di occupazione degli ultimi mesi non hanno intaccato queste criticità e anzi rischiano di non durare a lungo se non si interviene con misure di politica industriale, investimenti sulla infrastrutture e avvio dei cantieri fermi, rafforzamento del sistema di istruzione e formazione , politiche per il Sud , politiche attive del lavoro , sblocco delle assunzioni nel pubblico impiego”. “Questo diremo al Governo nell’incontro programmato per il 5 agosto- conclude Sbarra- sperando che possa nascere un confronto costruttivo.

 

News correlate