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“È stato un incontro utile, costruttivo, di cui ringraziamo il Governo ed il Ministro Provenzano. Speriamo possa essere anche un incontro produttivo, visto l’avvio della sessione di bilancio”. Lo dichiara il Segretario Generale Aggiunto della Cisl, alla fine dell’ incontro sul Mezzogiorno tra Cgil, Cisl, Uil ed il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano. “Specialmente quando si parla di Mezzogiorno siamo abituati da anni a lunghissime distanze tra dichiarazioni ed azioni. Quello che ci sta a cuore è la concretezza dei fatti. Ed i fatti parlano di un Mezzogiorno che si allontana sempre di più dal resto del Paese e dell’Europa in termini di benessere sociale, occupazione, produttività. Ma proprio per questo, riscattare il Sud allo sviluppo rappresenta la migliore strategia economica nazionale.
Al Governo abbiamo detto che serve un piano straordinario per il Sud qualificato sugli obiettivi del lavoro, degli investimenti, delle politiche sociali. Occorre una “scossa”, un “colpo d’ala”, con misure specifiche che facciano ripartire le grandi potenzialità dell’industria, dell’artigianato, del turismo, dei comparti agroalimentari e ambientali, dell’high-tech. Ma per cogliere questa opportunità bisogna costruire coesione e rilanciare quantità e qualità della spesa pubblica. La Cisl chiede il rispetto della regola secondo cui almeno il 34% del Bilancio Ordinario dello Stato arrivi al Sud. Va poi garantita la natura aggiuntiva delle risorse destinate alla convergenza.
Regole sistematicamente mortificate, che vanno invece onorate, insieme a una progettualità capace di spezzare le pesanti diseconomie delle nostre aree depresse.
1 Vuol dire realizzare le infrastrutture fisiche: strade e aeroporti, ferrovie e portualità, ma anche digitalizzazione e banda larga e ultralarga.
2 Significa mettere mano a una fiscalità di sviluppo che stimoli capitali privati freschi e promuova buona occupazione, specialmente giovanile e femminile, e poi innovazione, investimenti produttivi.
3 Significa assicurare i diritti di cittadinanza e fare un grande investimento nei servizi sociali, nella Pubblica Amministrazione, nella sanità, nella scuola e nella formazione, nell’edilizia scolastica e ospedaliera.
4 Vuol dire, ancora, costruire meccanismi che responsabilizzino le classi dirigenti senza mettere a repentaglio la coesione e la solidarietà nazionale.
Anche per questo noi chiediamo la costruzione di una Cabina di regia nazionale permanente partecipata dalle Parti sociali per monitorare l’effettivo avanzamento dei progetti e il buon utilizzo di ogni euro. Alcune misure contenute nella Manovra Economica non ci convincono. L’auspicio è che gli incontri di queste settimane raddrizzino la rotta. Tanto più su un tema strategico come il Mezzogiorno da cui dipende davvero il futuro economico di tutta l’Italia”.