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La Cisl chiede al Governo una misura immediata e generalizzata di sostegno al reddito per tutti i lavoratori coinvolti dalle ordinanze relative al conoravirus. Persone impossibilitate a svolgere la prestazione lavorativa a causa dei divieti di spostamento o di sospensione stessa delle attività, sulle quali non deve ricadere alcuna perdita di retribuzione, né la costrizione ad utilizzare giornate di ferie o malattia”. Lo afferma in una nota Luigi Sbarra, Segretario generale aggiunto Cisl. “Esistono strumenti ordinari che possono essere utilizzati, come la Cassa integrazione ordinaria e il Fondo di integrazione salariale – aggiunge il sindacalista -. Va però posta molta attenzione alle causali e alle procedure, che vanno adeguate alla particolare circostanza, come pure all’ambito di applicazione di queste leve, che non è generalizzato, e alle risorse necessarie, che potrebbero essere insufficienti qualora l’emergenza dovesse prolungarsi”. Pertanto, sottolinea Sbarra, “potrebbe essere più efficace individuare uno strumento specifico di Cassa integrazione in deroga, finanziato con risorse dedicate e adeguate, rivolto a tutti i datori di lavoro (aziende, enti, scuole private, etc), indipendentemente dai limiti dimensionali, e a tutti i lavoratori, a prescindere dalla tipologia contrattuale, compresi gli autonomi. Va poi individuata una modalità di tutela del reddito anche per i lavoratori delle amministrazioni pubbliche, ai diversi livelli”.