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“La situazione non è certo facile. Ma bisogna arginare la paura a volte irrazionale ed eccessiva che sta prevalendo tra i cittadini e nei territori con un impegno comune e responsabile di istituzioni, parti sociali, regioni, enti locali per evitare una nuova fase di recessione. Serve la stessa attenzione per la salute dei cittadini e per l’economia del paese”. In una intervista al Quotidiano Nazionale la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, commenta l’emergenza coronavirus. “Per un paese come l’Italia già indebolito dalla stagnazione- ha sottolineato la leader Cisl – con tutti i dati pressocchè negativi, dal pil, alla produzione industriale, dal calo delle ore pro- capite di lavoro all’disoccupazione sempre ferma, l’effetto del coronavirus può essere un vero disastro. La Banca d’Italia ha già previsto una ulteriore contrazione del Pil di 0,2 punti. Questo significa ancora un calo dei consumi interni e altre migliaia di posti di lavoro a rischio che si sommerebbero ai 300 mila delle vertenze aperte. Trasporti, aerei, alberghi, cinema, attività commerciali stanno avendo una caduta del 20 per cento. Anche nei settori industriali la frenata è già forte nelle regioni del nord. Per questo dobbiamo lavorare insieme, in maniera coordinata per consentire al nostro Paese di superare questa fase critica, in maniera efficace. Il Governo sta predisponendo dei provvedimenti per sostenere le imprese ed il reddito dei lavoratori delle zone rosse. Innanzitutto c’è bisogno di una copertura di queste situazioni di emergenza attraverso gli ammortizzatori sociali. Bene i 21 milioni di euro stanziati dal governo per gli undici comuni della cosiddetta zona rossa, ma certo non possono bastare. Stiamo vivendo una situazione molto difficile. E’ giusto quindi aver deciso la sospensione dei mutui e del pagamento delle tasse e dei contributi. Ma ora servono nuove misure. Dobbiamo dare certezza alle persone. Serve un fondo nazionale dove far confluire altre risorse perchè il sostegno al reddito andrà allargato alle altre aree del paese ed a tutti i settori produttivi. Questo è il momento per costruire un grande piano di rilancio degli investimenti nel Paese che contempli misure forti e straordinarie per riportare il lavoro e la nostra economia su un percorso di crescita stabile e duratura. Bisogna sbloccare i cantieri, affrontare davvero le tante vertenze aperte, investire in innovazione, formazione, infrastrutture digitali. Un ruolo importante dovrà essere svolto anche dalle istituzioni europee, per creare le migliori condizioni per un rilancio economico dell’Italia nell’interesse della stessa Unione europea”. “Noi possiamo uscire più forti come paese da questa sciagura, come abbiamo fatto in altri momenti difficili della storia del nostro paese. Ma occorre una grande assunzione di responsabilità collettiva, più coesione sociale ed impegni concreti dal Governo- ha concluso Furlan.