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“La priorità assoluta al momento è la tutela della salute dei lavoratori, delle loro famiglie, di tutti i cittadini. Per questo abbiamo chiesto al Prefetto di vigilare sulle richieste di deroghe per l’apertura di aziende diverse da quelle essenziali, stabilite dall’ultimo Decreto del Presidenza del Consiglio, e che arriveranno a seguito dell’intesa di ieri fra Prefettura e Sicindustria. Chiediamo inoltre la costituzione di un tavolo permanente in Prefettura per coordinare tutte le iniziative per la salvaguardia la tutela e la sicurezza dei lavoratori, soprattutto nelle medie e piccole realtà produttive e luoghi di lavoro”. Sono intervenuti cosi, durante l’incontro che si è svolto questo pomeriggio in videoconferenza con il Prefetto di Palermo Antonella De Miro, i tre segretari generali Cgil Palermo Enzo Campo, Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e il coordinatore Uil Palermo Gianni Borrelli. L’incontro era stato chiesto dai sindacati nei giorni scorsi per discutere della gestione dell’emergenza da Covid 19, nel mondo del lavoro del territorio palermitano. “Riteniamo che davanti a questo fenomeno così drammatico ed inedito, le Istituzioni non possono agire in ordine sparso senza una strategia d’insieme, perché questo comportamento può portare a effetti negativi in termini di efficacia e tempestività degli interventi necessari per frenare il contagio. Intanto le confederazioni a livello nazionale hanno presentato al Governo proposte chiare per rivedere l’elenco delle produzioni indispensabili”. “Sappiamo – aggiungono i tre segretari di Cgil Cisl Uil Palermo -, che in molte aziende mancano ancora i dispositivi di sicurezza, guanti e mascherine, oltre al fatto che non viene rispettato il criterio del distanziamento fra i lavoratori. I vari casi di contagi in aziende confermano che in questo momento la priorità resta la salute, anche perché purtroppo constatiamo ancora che non tutti i cittadini rispettano le regole e il loro comportamento può mettere a rischio gli impiegati di uffici pubblici e privati, i dipendenti dei supermercati e delle farmacie. Il caso di Villafrati, comune ora zona rossa, mostra chiaramente quando i comportamenti insensati possano portare un intera comunità a vivere un’emergenza senza precedenti”. Da qui la richiesta di Campo, La Piana e Borrelli. “Chi è tenuto ai controlli, le forze dell’ordine ed esercito, che ringraziamo per il loro fondamentale contributo in questa fase così difficile, siano più rigidi nel pretendere il rispetto delle regole, impedendo inutili spostamenti, assembramenti, invitando tutti a stare a casa e ad uscire solo per esigenze primarie non rinviabili”. Altro tema cruciale posto dai sindacati è quello del rispetto dell’esponenziale aumento del ricorso alla Cassa integrazione e alla FIS da emergenza Covid 19, da parte delle aziende. “Sta per arrivare all’Inps un numero enorme di richieste, per questo abbiamo chiesto al Prefetto De Miro, di rappresentare le nostre preoccupazioni all’Istituto ponendo come necessaria la formazione di una task force che si occupi soltanto di queste pratiche. Nelle aziende che sono impossibilitate ad anticipare le somme, se le procedure dovessero andare a rilento, i lavoratori corrono il rischio di restare senza alcun sostegno economico”. I sindacati hanno posto poi il tema della tutela di chi è più debole e magari solo bloccato in casa, ma non soltanto. “Bisogna porre massima attenzione a queste fasce deboli della popolazione, anziani non autosufficienti, che vivono in residenze sanitarie o case di riposo, famiglie con disabili gravi che in questi giorni potrebbero trovarsi in totale solitudine. Il Prefetto ha annunciato di voler guardare in modo particolare alle condizioni delle Rsa soprattutto dopo il caso di Villafrati. Per tutte queste persone appaiono insufficienti le azioni, a carattere individuale, di sostegno e prossimità, finora messe in campo”. Cgil Cisl Uil e Prefetto si rivedranno domani mattina in videoconferenza.