Covid 19, a Trapani giunte già richieste di Cig e Fis per circa 3500 lavoratori. Cisl “situazione allarmante, serve un piano concreto per la ripresa quando l’emergenza sarà finita””

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Sono già circa 3500 i lavoratori di Trapani e provincia, per i quali le aziende hanno fatto richiesta di cassa integrazione in deroga e Fis, per via dello stop delle attività legato all’emergenza sanitaria Covid 19. “Un dato che crescerà di certo perché ogni giorno arrivano tantissime richieste. Lo stop delle attività fatta eccezione per i servizi essenziali, seppur inevitabile, sta facendo già intravedere quanto il tessuto economico di Trapani risentirà di questa emergenza, che non ha precedenti nell’epoca moderna”, commenta cosi i dati sulle richieste di Cig e Fis Covid 19, il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana. Nel dettaglio al momento per il settore dei metalmeccanici sono giunte richieste da 27 imprese per circa 450 lavoratori, per il settore Trasporti e Ambiente da 17 imprese per circa 215 lavoratori; per la Pesca/Agroalimentare oltre 100 richieste per oltre 500 persone; per l’edilizia 288 richieste per oltre 850; ci sono poi pratiche per 25 lavoratori somministrati e infine le già 300 richieste per 1300 addetti del settore commercio, turismo e servizi, il più colpito. “La situazione è evidentemente drammatica, e non poteva essere altrimenti dato che il sistema economico trapanese risentiva ancora degli effetti nefasti dell’ultima recessione economica dalla quale faticava a riprendersi. Quella che ci troveremo ad affrontare adesso, quando ci auguriamo calati i contagi potremo tornare alle nostre vite, alle nostre aziende, uffici e riaprire tutte le attività – commenta La Piana –, è una crisi ancor più profonda, per la quale serviranno provvedimenti forti che incidono concretamente sul tessuto imprenditoriale trapanese. Alla ripresa si potranno contare più dettagliatamente i danni subìti da tutti i settori, ma appare già certo che lo sforzo e l’impegno da parte delle istituzioni a tutti i livelli, per evitare che questi lavoratori perdano il posto, deve essere straordinario e sinergico. Dovremo lavorare tutti insieme, istituzioni, sindacati, associazioni di categoria per salvare la nostra economia”. “La povertà cresce – aggiunge poi il segretario generale Cisl Palermo Trapani La Piana – e non c’è dubbio che le misure nazionali e regionali di politiche sociali messe in campo finora, sono fondamentali, ma di certo non possono bastare. Molti purtroppo, nonostante le nostre battaglie per il lavoro regolare e sicuro, vivono di lavoro nero e per timore dei controlli non hanno fatto richiesta di reddito di cittadinanza, così in questo momento in cui non svolgono alcuna attività, non dispongono di nessuna fonte di reddito, la situazione è a dir poco allarmante. Servono provvedimenti ancora più forti che mitighino i danni attuali e che aprano una finestra sul futuro”. E infine l’appello “si faccia in modo che le somme degli ammortizzatori arrivino subito nelle tasche delle famiglie in difficoltà, così come gli aiuti messi in campo contro la povertà a chi un lavoro non ce l’ha e vive giorni ancora più bui. E si inizi a programmare sin da ora un serio piano di rilancio per il futuro che deve basarsi sulla flessibilità, sulla sinergia e la valorizzazione delle tantissime eccellenze del territorio. La Cisl insieme alle sue federazioni di categoria e a tutte le associazioni resta a disposizione attraverso i canali telefonici e mail, per la tutela, assistenza di lavoratori, pensionati, disoccupati e le loro famiglie. Noi ci siamo oggi più che mai”.

 

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