Saranno oltre un centinaio da Trapani e dalla provincia, I lavoratori, giovani e pensionati, che, compatibilmente con le misure anti-Covid, parteciperanno a Palermo il prossimo sabato 27 novembre, alla manifestazione nazionale indetta da Cgil Cisl Uil in tutto il Paese, per rilanciare al governo nazionale le richieste delle confederazioni di modifiche alla legge di stabilità sulle “pensioni, lavoro, fisco, sviluppo, e politiche sociali” . L’appuntamento è dalle ore 9 in piazza Verdi nel capoluogo siciliano, dove giungeranno i lavoratori di diversi settori e provenienti dalle province di Trapani e Agrigento oltre che dal territorio palermitano. Ad aprire sarà Ignazio Baudo per la Uil Palermo, interverrà il segretario generale Cgil Sicilia Alfio Mannino e concluderà il segretario confederale Cisl nazionale Giulio Romani. Dal palco anche gli interventi di delegati e delegate dei tre sindacati in rappresentanza delle varie categorie. “Siamo fortemente preoccupati per il futuro del nostro territorio – affermano Liria Canzoneri segretaria generale Cgil Trapani, Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani ed Eugenio Tumbarello segretario generale Uil Trapani -. Cresce la disoccupazione così come la povertà, oggi è fondamentale intervenire sulle questioni chiave come sulle pensioni, sul lavoro, sulle politiche industriali e per lo sviluppo, sulle politiche sociali e sulla riforma del Fisco. Siamo dell’idea che per ripartire è necessario puntare sulle risorse del PNRR per valorizzare il nostro territorio ma dobbiamo essere pronti e capaci ad affrontare questa sfida”. Per Cgil Cisl Uil Trapani sono fondamentali le riforme, “come quella sulle pensioni, per assicurare una pensione di garanzia per i giovani e donne” e le politiche sociali “per garantire finanziamenti per la legge sulla non autosufficienza” e sul fisco, “per incrementare le risorse da destinare alla riduzione delle tasse a lavoratori e pensionati”. Infine centrali sono i temi dello sviluppo: “bisogna sbloccare gli investimenti in ricerca, innovazione e formazione, le infrastrutture e partire risolvendo le tante crisi aziendali ferme da troppo tempo al Mise”. “Non bisogna più perdere tempo, la pandemia ha messo in ginocchio il nostro tessuto economico, servono investimenti per creare buona occupazione, ammortizzatori sociali universali e politiche attive” concludono Canzoneri, La Piana e Tumbarello.