Amat, il 21 ottobre incontro Sindacati-Comune
Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl, Cobas Trasporti, Orsa Trasporti “finora dalla nuova amministrazione comunale
nessun atto concreto per il rilancio, siamo preoccupati per il futuro di questa Azienda”

“Ci spiace constare che, dopo quattro mesi dalle ultime elezioni comunali, nonostante i buoni propositi, l’Azienda Amat allo stato attuale non è neanche nelle condizioni di garantire un minimo di servizio e di sicurezza nel trasporto urbano, perdendo anzi, giorno dopo giorno, produzione chilometrica, risorse economiche e affidabilità e le 78 vetture giornaliere che si riescono a mettere su strada, sono, la prova evidente di in un tracollo contestualizzato a cui non si pone rimedio”. A scriverlo in una nota sono Gaetano Bonavia (Filt Cgil), Salvatore Girgenti (Fit Cisl), Franco Trupia (Uil Trasporti), Fabio Danesvalle (Faisa Cisal), Corrado Di Maria (Ugl) Carlo Cataldi (Cobas Trasporti) e Giuseppe Taormina (Orsa Trasporti). I sindacati hanno chiesto un incontro urgente al sindaco Lagalla, fissato per il prossimo 21 ottobre. “Dopo l’insediamento della nuova amministrazione abbiano apprezzato, come più volte sottolineato, la disponibilità manifestata sia dell’assessore Maurizio Carta che dal vice Sindaco Carolina Varchi, di aprire subito un dialogo per rilanciare il trasporto pubblico a Palermo. Di fatto il ‘nuovo’ documento di risanamento e rilancio di Amat, non altro che una sola riedizione di un pregresso documento, stavolta al ribasso per Amat, ma che comunque ha l’ardire di spendersi per un rilancio aziendale, ma che, ‘monco’, però, dell’intervento di efficientamento del personale e quindi dell’assunzione dei rimanenti autisti idonei, compromette e inficia qualsivoglia possibilità di risanamento e rilancio”. I sindacati di Amat aggiungono “in quest’ottica nasce il nostro grido di allarme con una richiesta di urgente incontro”. “L’incontro del 21 ottobre, sarà forse ultima occasione in cui amministrazione comunale e governance aziendale dovranno assumere decisioni immediate per ‘salvare’ Amat e il trasporto pubblico cittadino. Non potremo accettare il perdurare di questa lenta ma inesorabile agonia, bisogna far presto e ognuno dovrà assumere le proprie chiare responsabilità nei confronti della cittadinanza e di tutti i lavoratori”.

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