COMUNE PALERMO, PREVISTO AUMENTO DELL’ ADDIZIONALE IRPEF DI CIRCA IL 20%. CISL “FINITA LA CAMPAGNA ELETTORALE BISOGNA FARE I CONTI CON LA DURA E TRISTE REALTA’. PER RISPETTARE IL PATTO CON LO STATO SERVE METTERE LE MANI IN TASCAAI CITTADINI MENTRE MOLTO POCO SI FA ANCORA NELLA LOTTA ALL’EVASIONE. NON POSSONO PERO’ PAGARE SEMPRE I SOLITI NOTI”

“E’ arrivato il momento di parlare chiaro. Il Comune di Palermo, nonostante abbia sperato fino all’ultimo in un intervento decisivo del governo nazionale, si trova costretto a mettere le mani nelle tasche delle cittadine e dei cittadini . Un aumento dell’addizionale IRPEF di poco meno del 20% è quello che la giunta proporrà alla discussione del consiglio comunale nelle prossime settimane. In altri termini continuano ad aumentare le tasse mentre invece la qualità della vita e tutto il resto non decolla”. Ad affermarlo è il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana. “A questo punto ci auguriamo che almeno il consiglio comunale, che si troverà a discutere della questione sia nella condizione di poter incidere in qualche modo per evitare almeno di non caricare ulteriormente le fasce di reddito più povere. Se proprio il consiglio deciderà di approvare l’aumento, forse sarebbe il caso di valutare l’inserimento di elementi correttivi come la progressività e quindi l’adozione degli scaglioni di reddito e l’esenzione di alcune fasce di reddito basse, per non gravare troppo su chi proprio non ce la fa più”. “Dallo scorso anno – continua La Piana – si rassicurano i cittadini sul fatto che le loro tasche non sarebbero state intaccate dalla ereditata instabilità dei conti comunali, ma di fatto il testo che dovrà essere discusso afferma proprio il contrario senza parlare poi dei previsti rincari della TARI”. “Nella proposta, infatti, l’addizionale comunale Irpef passerebbe dallo 0,8% allo 0,95% nel 2023 per tutti i contribuenti in modo indistinto (si parla di un incremento del 20 per cento circa per intenderci), con aumenti progressivi fino a un massimo di una aliquota di 1,4% (circa 1,8 volte quella attuale) nel 2026 per poi avere una bassissima riduzione fino al 2031. Insomma il Patto con lo Stato prevede tanti sacrifici per i cittadini e in queste aree del Paese dove la povertà morde e il potere di acquisto delle famiglie ma anche di tante pensionate e pensionati si assottiglia, la situazione rischia di diventare insostenibile”. La Piana aggiunge “alcune amministrazioni comunali, hanno adottato la progressività sulla base del reddito e la esenzione dal pagamento dell’addizionale per chi ha un reddito basso. Chiediamo al consiglio comunale di valutare se ci sono azioni correttive da poter mettere in campo. Contestualmente però non vediamo in alcun modo una lotta seria alla evasione fiscale. Non si può continuare ad attingere risorse da chi con tanto sacrificio paga sempre e da sempre, ma bisogna piuttosto colpire quelle sacche di evasione che non sono mai state individuate e sulle quali oggi più che mai serve concentrare l’attenzione”. Il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana conclude “comprendiamo che il sindaco Lagalla, dati i rapporti con il governo nazionale ipotizzava di poter ottenere maggiore sostegno per mettere in ordine i conti del Comune e sappiamo pure che si stanno facendo sforzi notevoli per far fronte alle tante emergenze che la vecchia amministrazione ha lasciato irrisolte; bisogna però a questo punto prendere atto che la campagna elettorale è finita, le colpe sono state attribuite ma adesso serve fare di più, molto molto di più”.

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