La politica oggi più che mai è chiamata a fare scelte coraggiose, per farle serve competenza e conoscenza, serve un confronto sui temi senza contrapposizioni ideologiche e una bella dose di sinergia e di responsabilità nell’affrontare questioni che sono spesso spinose e non sempre regalano applausi. Oggi più che mai è il momento delle scelte strategiche per improntare un vero piano di rilancio, perché Trapani merita di splendere e perché i cittadini meritano di vivere in una città a misura delle loro reali esigenze”. Così il segretario generale Cisl Palermo Trapani in uno dei passaggi del suo intervento d’apertura del confronto dal titolo “Trapani e il suo futuro sostenibile, quali obiettivi, con quali risorse, quale visione strategica e con quali attori”, che il sindacato ha organizzato con i quattro candidati sindaco di Trapani , Francesco Brillante, Anna Garuccio, Maurizio Miceli (collegato online) e il sindaco uscente Giacomo Tranchida. “Serveresponsabilità ma anche velocità, il tutto all’interno di un percorso di legalità che deve essere il filo conduttore delle azioni. Ognuno deve fare la sua parte, ognuno il suo pezzo di responsabilità. Su questo ambito e per il rilancio di Trapani chi sarà eletto Sindaco troverà nella Cisl, un interlocutore credibile, competente e convinto dell’importanza del dialogo, tutto allo scopo di migliorare la vita dei cittadini e rendere attrattiva la città valorizzandone le potenzialità e colmando i suoi gap”.
I dati
Il segretario generale all’inizio del suo intervento ha citato alcuni dati, tratti dall’ultimo report sulla qualità della vita del Sole 24 ore, che vede Trapani al 102 posto su 107 città capoluogo, stesso posto rispetto agli indici di ricchezza e consumo. La partecipazione alla formazione continua della popolazione tra 25 e 64 anni è di circa 3 punti percentuali sotto la media; le start up innovative hanno un tasso di esistenza meno della metà della media (e questo per carenti situazioni di contesto); il tasso di occupazione è intorno al 46 per cento contro una media del 63 per cento (ancora più basso quello dell’occupazione giovanile); i NEET cioè i giovani che non studiano e lavorano secondo i dati ISTAT 2021 sono circa il 30% di circa 8 punti in più rispetto al dato medio nazionale. Il dato peggiora se si considerano invece gli indici relativi a demografia e società (qui Trapani si trova all’83 posto anche se precedentemente si trovava al 98esimo). Per esempiol’indice di qualità della vita delle donne che viene fuori da un esame di 12 indicatori tra cui occupazione, imprese, quote rosa, sport e competenze STEM da 441 contro una media nazionale di 559. Va meglio sugli indicatori di ambiente e servizi, dove Trapani risulta al 46 esimo posto e in salita rispetto alla precedente rilevazione.
L’analisi della Cisl
“Sta di fatto – afferma il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana – che bisogna fare i conti con una città che mostra bellezza e debolezze, che mostra voglia di riscatto ma al contempo è vittima delle condizioni di contesto; una città che ha un tessuto imprenditoriale debole in un contesto infrastrutturale che necessita di interventi immediati per riportarla a condizioni di vivibilità adeguate. Fortunatamente gli ultimi anni hanno consentito alla città di avere una visione di insieme legata a progetti di sviluppo urbano ed extraurbano che hanno visto un coinvolgimento anche del privato sociale e dei sindacati come nel caso del Distretto Turistico Sicilia Occidentale e della destinazione trapanese West of Sicily”. Spazio poi all’aeroporto Vincenzo Florio. “La sua potenzialità unita a quella del Falcone e Borsellino di Palermo, potrebbe renderlo una delle più grandi aziende produttive siciliane migliorando dal punto di vista turistico ecommerciale lo sviluppo delle province di Palermo, Agrigento e Trapani senza che Birgi diventi la succursale di Palermo o che Palermo si carichi del deficit finanziari del primo. Però nel frattempo, in attesa che questo accada, si deve fare i conti con il sistema dei trasporti da e per gli aeroporti. Noi condividiamo l’idea che possa essere strategicamente rilevante una ipotesi di ‘liberalizzazione’ del trasporto turistico su gomma che potrebbe colmare il gap sulla mobilità tra gli hub aeroportuali e le svariate destinazioni turistiche”. Altro nodo strategico della città è il suo porto. “Dobbiamo certamente rilevare significativi passi in avanti dalla data della inaugurazione nel 2019 del terminal passeggeri. Appare evidente che l’adeguamento del porto deve passare anche attraverso un progetto per la mobilità integrata dei passeggeri con le altre infrastrutture e su questo credo che continuare l’azione di pungolo nei confronti degli altri attori sarànecessario”.
Le priorità per il futuro di Trapani per il sindacato
“Dal PNRR, dalla questione ZES e più in generale dallo sviluppo integrato della città, anche sul versante della sostenibilità economico finanziaria ambientale e sociale dei progetti, crediamo passi quel pezzo di futuro che ricerchiamo, quello che ricercano i nostri giovani che hanno voglia di restare qui, nella nostra terra” ha spiegato La Piana che poi ha aggiunto. “Vorrei offrire altri due spunti al dibattito e alla riflessione: il primo riguarda la situazione della popolazione anziana e di quella che in qualche modo è toccata dalla non autosufficienza. Riteniamo che ci siano ampi margini di miglioramento per assicurare servizi più idonei attraverso una riorganizzazione della macchina comunale per renderla più flessibile anche se è sotto gli occhi di tutti un gap numerico dei dipendenti rispetto alle reali esigenze. Serve più in generale cambiare passo per assicurare quei livelli essenziali di prestazione, noi riteniamo che assicurare una migliore sanità pubblicasia elemento di garanzia per una tenuta complessiva dello stato sociale proprio in province come quella di Trapani dove il costo dei cosiddetti viaggi della speranza costituisce per molte famiglie in difficoltà un ulteriore aggravio spesso purtroppo non sostenibile”. Per il sindacato la questione inerente la sanità “va associata alle politiche sociali inclusive che mettano al centro la persona e che guardino con molta attenzione alla disabilità e alla non autosufficienza per mettere in campo azioni concrete di supporto e per il cosiddetto ‘dopo di noi’. Servono anche azioni concrete per gli anziani di questa città e su questo creda sarà interessante comprendere come il futuro Sindaco pensi di rendere sinergica l’azione dell’Ente con quella delle tante realtà del privato sociale che a Trapani hanno dimostrato nel tempo di poter avere un adeguato grado di affidabilità”. La Cisl ha poi dedicato un passaggio al tema del funzionamento della macchina amministrativa edel personale del Comune di Trapani. “La forza lavoro è pari a 300 unità; c’è carenza di figure tecniche, c’è sofferenza sull’organico del Comando dei Vigili Urbani così come serve un potenziamento del servizio sociale, anche in riferimento al delicato lavoro svolto in ambienti socialmente ed economicamente disagiati. In altri termini si deve lavorare a una riorganizzazione della macchina amministrativa alla luce dei carichi di lavoro oggi presenti a partire da cambi di profili su base volontaria sfruttando la fungibilità delle mansioni e dall’altro attraverso progressioni verticali che consentirebbero da un lato di qualificare i lavoratori dall’altro di dare più servizi ai cittadini. E’ chiaro che si deve lavorare a un grande piano di assunzioni che in un arco temporale di medio periodo possa far inserire nell’Amministrazione risorse nuove e competenze nuove. La sfida della digitalizzazione è alle porte e quindi appare evidente che su questo bisogna averele idee chiare da subito, perché finito questo mese di campagna elettorale il Sindaco che sarà eletto dovrà continuare o iniziare a fare i conti con un futuro che è già in ritardo, rispetto alle tante questioni inerenti i progetti e i finanziamenti che nel corso dei mesi si è provato a mettere in campo ma al contempo continuare ad assicurare quei servizi necessari alla comunità nelle sue varie sfaccettature”.
Secondo la Cisl è necessario poi puntare sulle politiche abitative e gli esperimenti di social housing e maggiore attenzione sul tema dei migranti e degli extracomunitari. “Servono più servizi per sostenerli nel processo di integrazione con politiche sociali mirate”. Infine il rapporto con la Regione siciliana “il nuovo Sindaco deve cercare nuove sinergie e una di queste deve vedere necessariamente protagonista la Regione siciliana, che deve essere meno disattenta alle necessità del territorio e deve guardare alla città di Trapani e più in generale alla provincia come incubatore di progetti finalizzati ad un rilancio complessivo della stessa nelle sue più varie sfaccettature”.