23 maggio 2023. La Cisl Palermo Trapani all’Anniversario delle stragi di Capaci. La Piana “In piazza per dire NO alla mafia, cosi come nel 1992”

“Parteciperemo alle iniziative del 23 maggio, perché come fu per la grande manifestazione del 1992 nel giorno del funerale del giudice Falcone, della moglie e degli agenti della scorta quando i lavoratori scesero in piazza per ‘rilanciare la vertenza’ contro l’illegalità la sopraffazione che avevano privato la nostra terra di grandi uomini e donne dello Stato, così ribadiremo che per contrastare la mafia serve un forte e corale No ogni giorno”. Così il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana, annuncia la partecipazione del sindacato, come ogni anno con tutte le sue federazioni enti e associazioni, alle iniziative previste per il prossimo 23 maggio a Palermo organizzate dalla Fondazione Falcone, quando ricorreranno i trentuno anni dalla strage di Capaci, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, e gli agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Il sindacato sarà presente con una pettorina identificativa, che porta due frasi (‘Italia parte civile’ da un lato e ‘Per non Dimenticare, gli uomini passano, le idee restano ..continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini’, dall’altra), al corteo che nel pomeriggio partirà da Porta dei Giganti ( via Duca della Verdura) per dirigersi verso l’albero Falcone e assistere al minuto di silenzio alle 17,58. “La società civile, il mondo del lavoro, devono tenere accesa quella fiamma che portò in piazza migliaia di lavoratori nell’anno terribile delle stragi, la coscienza antimafia è fatta di scelte quotidiane che portano a far prevalere il legale sull’illegale, il rispetto sulla sopraffazione, il bene della collettività contro quello dei mafiosi. Le istituzioni devono essere protagoniste di questo percorso – aggiunge La Piana – che è l’unico che possa portare allo sviluppo del nostro territorio, perché liberandoci dell’economia sommersa e illegale, possiamo far rinascere l’economia pulita, buona, quella che porta a creare un futuro per i nostri giovani”. La Piana conclude “I giudici Falcone e Borsellino, tutte le donne e uomini della scorta, come tutte le vittime di mafia, ci hanno lasciato questo grande messaggio: ogni No a tutte le forme di condizionamento è un passo in avanti in questa battaglia che bisogna vincere tutti insieme”.

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