“Il prossimo 19 luglio non aderiremo al corteo e saremo alle 16.58, ora della strage, in via D’Amelio per commemorare gli eroi uccisi dalla mafia in quel tragico giorno del 1992. Riteniamo sia giusto farlo ‘in punta di piedi’, perché il 19 luglio sia dedicato alla commemorazione e a ribadire l’impegno a favore della legalità che è un fatto quotidiano vissuto in tutti i luoghi in cui opera ciascuno di noi”. Così il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana annuncia la partecipazione della Cisl alla commemorazione del giudice Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, mercoledì prossimo in via D’Amelio durante il minuto di silenzio. La Cisl non aderisce al corteo e sarà presente con un grande striscione che sarà tenuto dai suoi dirigenti, con una frase del giudice Borsellino: “se la gioventù le negherà il consenso anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”. “Riteniamo importante restare uniti contro la mafia che vuole dire fare ognuno la propria parte per la legalità nei compiti di ogni giorno, evitando la sindrome della sedia a dondolo, di chi resta fermo nelle proprie convinzioni, pensando invece di muoversi”. “Partecipare al minuto di silenzio come ogni anno, ci sembra il modo più opportuno per onorare la memoria di chi, come tanti altri ‘eroi del nostro tempo’ ha perso la vita per il bene comune, per una idea di Stato libero dal cancro mafioso che deturpa l’immagine, distrugge l’economia buona e spegne la speranza di futuro delle nostre giovani generazioni. Solo liberandoci da questa piaga la nostra terra potrà davvero rinascere come merita e dare speranze ai nostri figli. Ribadiamo quanto sia necessario giungere alla troppa attesa verità sulle stragi e allo stesso tempo un impegno continuo e concreto da parte delle istituzioni, prima di tutto, in sinergia con tutte le realtà territoriali. Il solo e unico obiettivo – conclude La Piana –. è quello di dire No ad ogni forma di condizionamento e di tolleranza dell’illegale e del malaffare. Avvertiamo però il rischio che il momento della commemorazione si trasformi in qualcos’altro; una cosa sono i temi da affrontare altra cosa sono i tempi e i modi con cui affrontarli. Una scelta ‘all inclusive’ in questa specifica giornata dedicata alla memoria, riteniamo possa essere quantomeno fraintesa e quindi non adeguata”.