“A Palermo è un trend in salita che non si arresta quello dell’aumento dei prezzi al consumo di generi che sono di maggiore frequenza di acquisto e quindi fanno parte della quotidiana spesa delle famiglie, ben il 6,8% in più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Appare evidente che questo incremento va affrontato subito con un piano che deve vedere impegnate le istituzioni a tutti i livelli e che metta in campo tutte le risorse possibili per sostenere le fasce deboli della popolazione, che subiscono l’erosione di stipendi e pensioni, importi che ormai non arrivano nemmeno alla terza settimana del mese. Il rischio che si estenda ancora di più la povertà assoluta a Palermo, è altissimo”. Ad affermarlo è Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani. Come mostra il report dei prezzi al consumo redatto dall’Ufficio Statistica del Comune di Palermo, i prezzi dei beni di media frequenza di acquisto ma altrettanto fondamentali per le famiglie come tariffe elettriche, quelle relative all’acqua, ai servizi telefonici a quelli medici e tanto altro, hanno subìto un rincaro a settembre del 5,1% e l’incremento dell’indice dei prezzi al consumo ha riguardato sia beni (+6,5) che servizi (+3,8). “Questa povertà diffusa sta incidendo seriamente sulla cura, si rinuncia spesso alle spese mediche perché appare impossibile sostenerle dato che la sanità pubblica risponde alle esigenze di pochi, ma anche sulla sicurezza in città, sull’aumento del rischio usura e sulla tenuta sociale. A subire di più sono spesso genitori separati, famiglie monoreddito, anziani non autosufficienti, pensionati al minimo. Servono politiche sociali adeguate – spiega La Piana – , spesso nelle nostre sedi soprattutto di periferia, ascoltiamo il grido di allarme di lavoratori e pensionati, ma anche coppie giovanissime che non ce la fanno più. Bisogna mettere in campo misure a favore delle famiglie soprattutto quelle con maggior disagio sociale – aggiunge La Piana – , e bisogna pensare a una nuova politica dei redditi per calmierare prezzi e tariffe, arginare e sanzionare la speculazione”. Per La Piana il contrasto all’inflazione “deve essere centrale per salvaguardare il potere d’acquisto di salari e pensioni, perchè continuando con questo trend, il rischio tracollo sociale nelle nostre città è altissimo”.