“Continua il trend positivo dell’occupazione, nonostante l’economia in frenata e la cassa integrazione nell’ultimo mese in risalita”. Lo dichiara in una nota la segretaria confederale Cisl Daniela Fumarola, responsabile mercato del lavoro per la Cisl. “Giocano diversi fattori quali la ripresa dei settori manifatturieri a maggiore intensità energetica, che beneficiano del calo dei prezzi dell’energia, le costruzioni per le quali si trascina l’effetto bonus, la lunga durata della stagione turistica, gli investimenti del PNRR. Da oltre un anno la crescita riguarda soprattutto l’occupazione stabile, anzi il dato di ottobre conferma l’ennesimo calo dell’occupazione a termine, perché la carenza di competenze, che è oramai il grande problema del mercato del lavoro italiano (ed europeo) spinge le aziende a modificare le politiche occupazionali, orientandole verso assunzioni stabili. Ma, da una parte, la stessa carenza di competenze rischia di diventare presto un freno alla crescita, dall’altra nel nostro mercato del lavoro permane un dualismo tra lavoratori qualificati, che possono permettersi di scegliere l’azienda, e lavoratori non qualificati e lontani dal mercato o sottoccupati, basti pensare ai Neet e ai bassi tassi di attività femminile, specialmente al Sud. Occorrono pertanto politiche per mobilitare subito i soggetti unskilled e più lontani dal mercato del lavoro, sia agendo sull’innalzamento e adeguamento delle loro competenze sia migliorando i meccanismi di incontro domanda-offerta. Chiediamo al Governo un tavolo con le parti sociali per monitorare il funzionamento del Supporto per formazione e lavoro, la misura che ha sostituito il reddito di cittadinanza per gli “occupabili” e che sta facendo da banco di prova per l’estensione a tutti i disoccupati, nonchè per verificare lo stato di avanzamento del potenziamento dei Centri per l’Impiego e il completamento del programma GOL. Occorre agire subito con questi strumenti perché tutti i lavoratori beneficino di questa fase di crescita occupazionale, ma anche perchè, simmetricamente, l’apporto di nuove competenze faccia crescere il Pil”.