Retribuzioni, “da gennaio busta paga più pesante per i lavoratori artigiani dell’area meccanica”

Troveranno un aumento in busta paga già da gennaio, migliaia di lavoratori metalmeccanici del settore artigianale di Palermo e Trapani. Si tratta dell’incremento dei minimi retributivi definito lo scorso 21 dicembre a livello nazionale da Fim Fiom Uilm e dalle rappresentanze datoriali Confartigianato, CNA, Casartigiani e Claai. La quota di gennaio rappresenta un anticipo degli aumenti, che si andranno a determinare nel corso della trattativa per il rinnovo del Ccnl Artigiani Area Meccanica (2023-2026) che riguarda 4 settori: meccanica-installazione impianti, odontotecnici, orafi-argentieri e restauro artistico beni culturali. La prima tranche è di 50 euro dal 1° dicembre 2023 (recuperata nella busta paga di gennaio 2024), la seconda 46 euro dal 1° aprile 2024), 96 euro in tutto. “Questo accordo dimostra che le buone relazioni sindacali, attraverso la contrattazione, possono portare risposte veloci e adeguate anche rispetto alle retribuzioni, soprattutto in una fase inflattiva particolarmente penalizzante per il potere d’acquisto dei lavoratori”, spiegano i segretari generali Fim Cisl Palermo Trapani Antonio Nobile e Fim Cisl Sicilia Piero Nicastro. La trattativa per il rinnovo dell’intero contratto nazionale proseguirà il 26 gennaio quando si affronteranno i temi legati alla conciliazione vita lavoro – orario lavoro, alla formazione professionale, alla salute e sicurezza. “Proporremo di affrontare la discussione per la definizione delle condizioni per la costituzione di un fondo di previdenza complementare di categoria”. Per Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani, “questi aumenti sono senza dubbio molto importanti per questi lavoratori che operano nell’area metalmeccanica del nostro artigianato e che sono dunque strategici per il tessuto produttivo delle nostre città. Un giusto riconoscimento che può anche aiutare le loro famiglie ad affrontare questo periodo pesante per le casse familiari per viadell’aumento dell’inflazione che incide su tutte le spese”.