“L’inclusione socioeconomica delle persone svantaggiate, delle famiglie a basso reddito con sostegni concreti come alloggi e servizi sociali, dovrebbe essere al centro dell’azione di ogni amministrazione locale, ancor più di province come Palermo e Trapani, dove la crisi ha messo in seria difficoltà tante famiglie e la povertà cresce. Eppure la storia sembra ripetersi e, a quanto ci risulta, un altro bando che stanziava 13 milioni di euro per tutta la regione, è giunto alla scadenza lo scorso 7 dicembre, senza alcun progetto presentato da parte dei due comuni”. Ad affermarlo sono Federica Badami segretaria generale Cisl Palermo Trapani e Fabio Salici segretario generale Sicet Cisl Palermo Trapani. Nel dettaglio si tratta del PR FESR 2021/2027 (Azione 4.3.1), che ha l’obiettivo di promuovere l’inclusione socioeconomica delle comunità emarginate, delle famiglie a basso reddito e dei gruppi svantaggiati, incluse le persone con bisogni speciali, mediante azioni integrate riguardanti alloggi e servizi sociali e al potenziamento dei servizi per la prima infanzia e per i minori. “Interventi dunque di adeguamento e~ristrutturazione di edifici pubblici da adibire a servizi socio-educativi e sociali per i minori, fondamentali sia sul fronte delle politiche abitative sia su quelle sociali”, aggiungono Badami e Salici. “Non siamo a conoscenza dei motivi per cui, su interventi così importanti per le nostre città, le amministrazioni locali non abbiano presentato progetti adeguati. Eppure è forte la necessità di intervenire valorizzando immobili abbandonati e dare risposte a chi vive in difficoltà economica e sociale, in piena emergenza”. “Abbiamo appreso inoltre che nelle prossime settimane, sarà pubblicato un altro bando PR FESR che stanzia oltre 20 milioni di euro per tutta la regione per gli stessi obiettivi. Stavolta però è previsto anche l’uso di aree esterne da adibire ad attività sociali ma, cosa ancora più importante, il finanziamento anche della progettazione. Se dovesse essere questo il tema, cioè la mancanza di figure professionali adeguate, per questo bando in uscita le amministrazioni locali non avrebbero più nessun alibi. Noi presenteremo agli enti locali le nostre idee progettuali per sfruttare questa importante opportunità”. La segretaria Cisl Badami e il segretario Sicet Salici, concludono “chiediamo una interlocuzione con le due amministrazioni locali, perché queste sono occasioni che le nostre città e le nostre periferie dove cresce il disagio economico e sociale non possono permettersi di perdere”.