8 marzo, Cgil Cisl Uil “necessario proseguire lavoro della Commissione Pari Opportunità del Comune di Palermo, molte ancora le discriminazioni dirette e indirette”

“Resta ancora grande il divario fra uomini e donne sul fronte della stabilità contrattuale, dal punto di vista salariale e sul tema del rapporto fra lavoro e conciliazione dei tempi di vita. Bisogna fare molto di più, perche ottenere migliori condizioni di lavoro e di vita delle donne, vuol dire spingere la crescita economica del nostro territorio”. Ad affermarlo sono la segretaria Cgil Palermo con delega alle Pari Opportunità Bijou Nzirirane, la segretaria generale Cisl Palermo Trapani Federica Badami e la segretaria generale Uil Area Vasta Luisella Lionti, intervenendo sulla Giornata Internazionale delle Donne, che ricorre sabato 8 marzo. “Lo ribadiamo serve l’impegno di tutti, ecco perché torniamo a chiedere, a due anni dalla sua nascita, che il lavoro della Commissione permanente per le pari opportunità, le politiche di genere e contro ogni forma di violenza del Comune di Palermo, proposta lanciata da Cgil, Cisl, Uil e accolta e condivisa dall’assessorato comunale alle Politiche di genere, punti sugli obiettivi che erano stati prefissati. Poche riunioni e nulla ancora di concreto è stato raggiunto”. Le tre coordinatrici Donne e Pari Opportunità Cgil Cisl Uil Caterina Altamore, Delia Altavilla e Mirella Randazzo, aggiungono: “I dati Istat confermano che le donne, nonostante abbiano un livello di istruzione mediamente più alto rispetto agli uomini (tra i 25 e i 64 anni il 68% ha conseguito il diploma, contro il 62,9% degli uomini), continuano a essere fortemente penalizzate nel mercato del lavoro, sia sul piano quantitativo e dunque contrattuale, sia su quello qualitativo. Una delle difficoltà principali riguarda la conciliazione tra lavoro e vita familiare. Nella nostra provincia, infatti, i servizi dedicati all’infanzia, come gli asili nido, sono ancora insufficienti. È fondamentale rafforzare questi strumenti a supporto della donne e della genitorialità”. Nzirirane, Badami e Lionti, concludono “ancora molto resta da fare sul tema della violenza contro le donne, sulla discriminazione diretta o indiretta, è quindi fondamentale riprendere il percorso che era stato avviato con la commissione per concretizzare davvero le politiche di genere e le pari opportunità”.