“Crescono nei nostri territori il numero di nuclei familiari che richiedono l’assegnazione di una casa di edilizia residenziale popolare, ai quali si aggiungono quelli inseriti nelle graduatorie dell’emergenza abitativa. Per questo riteniamo che lo sviluppo di adeguate politiche di contrasto alla condizione crescente di povertà, non solo economica ma anche educativa e sociale, non possono prescindere dal concetto di qualità urbana, perché le politiche abitative non possono appartenere solo alle periferie, ai margini delle città, rischiando di marginalizzare anche le strategie di intervento”. L’esigenza di abbandonare la logica dell’emergenza e la necessità di avere una visione strategica delle politiche abitative, sono stati fra i principali argomenti al centro della relazione di Fabio Salici, riconfermato oggi segretario generale Sicet Cisl Palermo Trapani, al termine del congresso del Sindacato degli Inquilini, che si è svolto a Palermo, alla presenza del segretario territoriale Cisl Palermo Trapani Antonio Dei Bardi, della segretaria generale Sicet Cisl Sicilia Mimma Calabrò e del segretario generale Sicet Cisl nazionale Fabrizio Esposito. Confermata anche la sua squadra composta da Chiara Virga, Daniela Di Girolamo e il nuovo ingresso Daniela Canella. “E’ necessario improntare una strategia complessiva, negli ambiti del lavoro, dell’ambiente e del territorio per avviare quel welfare abitativo atteso da troppo tempo”, ha affermato Salici. “Centrale è fare progettualità, affinché si esca dalla logica dell’emergenza e si faccia ciò che serve perché la città del futuro somigli sempre di più alla città ideale”. Salici ha poi aggiunto “innovare le politiche abitative vuol dire cambiare visione, rispetto alla gestione del passato dei quartieri dormitorio della periferia e rispetto all’attuale utilizzo che facciamo dei nostri centri storici, in cui sembrano dominare gli affitti brevi turistici”. “In sinergia con la Cisl, e con altre realtà impegnate sul fronte delle politiche sociali, intendiamo sviluppare iniziative sui temi dell’edilizia residenziale pubblica, l’emergenza abitativa, l’edilizia residenziale sociale, e gli interventi rivolti alle persone senza dimora”. Per la segretaria generale del Sicet Sicilia, Mimma Calabrò “appare evidente la necessità di una legge quadro che garantisca l’uniformità nei diritti di accesso e permanenza all’edilizia pubblica e che riconosca il diritto alla casa tra i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS)”. Per la segretaria generale Cisl Palermo Trapani Federica Badami, “riconoscere l’accesso alla casa come un diritto centrale anche per la qualità della vita, è fondamentale per realizzare davvero l’atteso welfare abitativo. Cresce nei nostri territori, il numero dei nuovi poveri, impiegati e operai che, pur regolarmente inseriti nel mondo del lavoro, vedono erodere il reddito familiare dalle troppe spese che rendono difficile pagare l’affitto. E’ fondamentale dunque, provvedere al rifinanziamento del Fondo Locazione e Fondo Nazionale Morosità incolpevole e realizzare una ripianificazione delle risorse destinate al contrasto ai fenomeni del disagio abitativo. Su tutti questi temi siamo a fianco del Sicet”. A concludere i lavori il segretario generale del Sicet nazionale, Fabrizio Esposito, “con gli ultimi provvedimenti nazionali di rimodulazione delle risorse, i fondi per la rigenerazione urbana sono stati ridotti di 200 milioni all’anno dal 2027 al 2030 e il PINQUA (Programma Innovativo della qualità dell’abitare) è stato decurtato di oltre 50 milioni all’anno dal 2029 al 2033 (dotazione complessiva 2,8 miliardi €). In questo scenario appare dunque sempre più necessario promuovere una partecipazione costruttiva e responsabile per ricostruire il consenso attorno a quel che resta degli ideali solidaristici e di giustizia sociale, sviluppando ogni azione utile a riportare la necessaria attenzione su un programma di politiche dell’abitare improntato all’inclusione e alla coesione sociale”.
