Almaviva, Cisl “no ad un altro caso Fiat, subito misure straordinarie da parte del governo”

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“La reazione dei lavoratori era prevedibile e comprensibile, dopo anni di sacrifici e incertezze sul futuro occupazionale, anche perché non c’erano sufficienti rassicurazioni sul futuro dopo i sei mesi della proroga della solidarietà e in particolare su come saranno messi in campo gli investimenti nel settore e concretizzati gli impegni del governo sulle attese riforme”. Ad affermarlo sono Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani e Francesco Assisi segretario Fistel Cisl Palermo Trapani dopo il no alla proroga della solidarietà espresso nelle due sedi di Almaviva Palermo di via Marcellini e via Cordova dagli oltre 3200 lavoratori di Palermo , come a Milano e Roma. “La reazione era dunque prevedibile, chiediamo a questo punto al governo di riaprire subito il confronto per difendere i 1670 posti di lavoro, Palermo non può permettersi un altro caso Fiat , un abbandono cioè di una grossa realtà industriale. Bisogna dunque mettere in campo anche in questo caso interventi straordinari e urgenti. Si provveda subito dunque alla riforma dell’articolo 24 bis sulle delocalizzazione, all’avvio di tutti quegli strumenti economici e normativi per rilanciare il settore considerato strategico, e alla sigla dell’annunciato patto di solidarietà tra governo nazionale, aziende del settore, committenti pubblici e privati, affinché nell’assegnazione degli appalti non si vada sotto la soglia dei minimi contrattuali, cercando l’offerta economica più vantaggiosa”. De Luca e Assisi concludono: “A Palermo operano alte professionalità da difendere, qualsiasi soluzione messa in campo deve mirare alla difesa di questi posti di lavoro nel lungo periodo e al rilancio del settore, non servono politiche assistenziali di breve periodo, si crei e si tuteli piuttosto la buona occupazione” .

 

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