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“E’ assolutamente opportuno che una parte congrua delle 700 assunzioni previste nel triennio 2016/2018 da Unicredit, venga effettuata sul territorio siciliano: nel primo quadrimestre del 2016, l’istituto di credito ha già assunto 140 nuovi dipendenti, ma nemmeno uno è stato assegnato in Sicilia. E non sono nemmeno previste assunzioni di lavoratori stagionali, e questo avrà un forte impatto organizzativo negativo con l’approssimarsi del periodo estivo e feriale”. Ad affermarlo intervenendo sul piano industriale di Unicredi dopo il secondo incontro di verifica degli accordi derivanti dal Piano Industriale 2018 che si è svolto a Milano, è Gabriele Urzì componente della segreteria nazionale First Cisl Unicredi. “Per la Sicilia le adesioni all’esodo anticipato sono state 370 su una platea potenziale di 478 (oltre il 77%), e il numero potrebbe aumentare. Se questa riduzione degli organici sono sarà compensata da un anticipo delle assunzioni già previste dall’accordo del 5 febbraio e da nuovi ingressi, potrebbe causare un peggioramento consistente delle condizioni di lavoro”. Il piano industriale di Unicredit infatti prevede 700 assunzioni, ma la First Cisl, il sindacato maggiormente rappresentativo nel settore bancario, lamenta “il piano occupazione esclude la Sicilia che risulta così come sempre penalizzata dalle scelte di grandi realtà industriali e aziendali”.