Lavoro: Furlan “Governo sia più forte in Europa con un Patto sociale. Domani le proposte della Cisl su lavoro e giovani

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“Il 2017 non può essere un altro anno perso per il destino del nostro continente. Questa Europa deve cambiare strada, riscrivendo il suo ‘Statuto Economico’ se vuole arginare il populismo e ridare fiato al processo di integrazione oggi minato alle fondamenta dalla Brexit e dai rigurgiti dei nazionalismi”. E’ quanto sottolinea oggi la Segretaria Generale della Cisl Annamaria Furlan in un intervento sul Sole 24 ore. “Fra due mesi il nostro Governo ospiterà un Consiglio Europeo straordinario che avrà il compito di celebrare l’anniversario dei Trattati di Roma, ma anche quello di ripensare le politiche di bilancio ed indirizzare le scelte economiche e sociali dei Governi”‘ aggiunge la leader della Cisl. “E’ evidente che il nostro Paese sarà tanto più credibile ed autorevole sul piano europeo quanto più sarà in grado di coinvolgere le parti sociali nella sue decisioni, dimostrando di saper lavorare per la coesione sociale, un’esigenza sollecitata dal Presidente della Repubblica, Mattarella. Questa è la scommessa cui è chiamato il Governo Gentiloni, la cui agenda abbiamo condiviso dal giorno del suo insediamento, senza per questo rinunciare al nostro ruolo propositivo”. Per la Segretaria della Cisl , “torna con forza la necessità di un “patto sociale” per affrontare il tema cruciale della crescita per contrastare il declino del nostro paese. Il lavoro dei giovani è la principale questione da affrontare. Per questo domani la Cisl metterà in campo alcune proposte concrete: in primo luogo è indispensabile attuare la seconda parte del jobs act, quella delle politiche attive del lavoro, favorire gli investimenti in innovazione e ricerca, creare reti territoriali con la bilateralità per far dialogare di più scuola ed imprese”. Per il sindacato di Via Po, “servono più risorse e servizi efficienti per combattere le diseguaglianze e favorire l’inclusione sociale, soprattutto nelle periferie abbandonate delle grandi città e nel Mezzogiorno. Apriamo subito il confronto sulle future pensioni dei giovani, come previsto dall’accordo dello scorso ‪28 settembre‬ tra Governo e sindacati, concordando anche le modifiche alla disciplina dei voucher e della responsabilità solidale in tema di appalti, senza aspettare l’esito del referendum- sottolinea la Furlan. “Ma dobbiamo anche rilanciare il sistema industriale italiano, governando (e non subendo) i processi digitali di industria 4.0 nel quadro di una migliore qualità del lavoro. Nello stesso tempo, il sindacato e le associazioni imprenditoriali dovranno completare il percorso di riforma delle relazioni industriali e del sistema contrattuale, rendendoli adeguati alla sfida della produttività e della competitività del paese. Significa, nei fatti, riempire di contenuti quel “patto della fabbrica” che dovrà dare nuovo slancio al sistema produttivo ed innescare un circolo virtuoso positivo.Tutto questo ci darà più forza in Europa come “sistema- Paese”, mettendo da parte le divisioni e le polemiche strumentali”.
L’articolo del Sole 24ore

 

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