Lavoro, dati Istat, Cisl “restrizioni ai voucher positive ma ora far costare di meno lavoro stabile per incentivare assunzioni”

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“L’occupazione, nei dati Istat della media 2016, cresce per il terzo anno consecutivo, a ritmi più sostenuti rispetto al 2015, con l’1,3% in più, corrispondenti a 293.000 occupati in più”. Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Gigi Petteni, commentando i dati Istat di oggi sull’ occupazione. “Andando a vedere i dati trimestrali- continua Petteni- si osserva però che nell’ultima parte del 2016 la crescita è stata minore. Inoltre è calata anche la qualità dell’occupazione: l’aumento degli occupati del IV trimestre 2016 è il risultato della ripresa del lavoro indipendente, della ulteriore crescita dei dipendenti a termine e di una lieve diminuzione del lavoro dipendente a tempo indeterminato. Gli incentivi alle assunzioni stabili hanno consentito dunque di ottenere risultati importanti, ma certo non possono fare miracoli, serve una ripresa economica più robusta, insieme a politiche espansive, soprattutto con maggiore flessibilità da parte dell’Ue. Ciò non significa che gli incentivi non siano importanti: in Italia che il lavoro stabile costi di meno del lavoro a termine e flessibile deve diventare un principio base del nostro ordinamento. Far costrare meno il lavoro stabile- continua Petteni- è, infatti, da tempo un obiettivo che la Cisl vuole perseguire. Non riteniamo un errore l’avere messo risorse in questa direzione, ora bisogna passare da incentivi bonus ad un cambiamento radicale sulla tassazione del lavoro. Ma servono anche altri interventi sulle politiche del lavoro, come abbiamo detto ieri al tavolo con il Ministro Poletti: la partenza effettiva delle politiche attive, a partire dall’assegno di ricollocazione che è in dirittura d’arrivo dopo mesi di annunci; il contrasto agli abusi sui tirocini, spesso utilizzati in luogo del lavoro dipendente; il ripristino degli incentivi alle assunzioni dei lavoratori in mobilità; alcuni aggiustamenti alle nuove norme sugli ammortizzatori sociali e maggiore flessibilità nell’attuazione”. “Le annunciate restrizioni ai voucher, come chiediamo da sempre- conclude Petteni- sono una cosa assolutamente positiva, ma non esauriscono il dibattito sul lavoro”.

 

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