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E’ Francesca Bellia, 48 anni insegnante, il segretario regionale Cisl Scuola Sicilia riconfermato oggi durante i lavori del congresso del sindacato che si è svolto al Mondello palace di Palermo. Carmelo Cardillo di Messina ed Emanuele Caci di Agrigento, faranno parte della segreteria. “La scuola deve essere considerata infrastruttura essenziale per il futuro del Paese, servono investimenti in strutture moderne, in sicurezza, in tecnologia e strumenti per l’apprendimento. Bisogna adeguare sempre di più la formazione dei nostri giovani alle esigenze del mercato del lavoro che mutano e avviare subito senza ritardi quegli attesi interventi di edilizia scolastica che in Sicilia non possono essere più rinviati”, tutto per rilanciare la scuola siciliana, ha affermato il segretario Cisl Scuola Sicilia. Purtroppo ancora alto è il dato degli abbandoni scolastici. “Il sistema scolastico siciliano opera in un contesto di crescente difficoltà sociale, di grosse aree di disagio e di vera marginalità sociale, spesso i ragazzi lavorano in nero e non vanno a scuola, per questo sarebbe necessario mettere al centro azioni importanti per rilanciare nelle scuole i progetti di alternanza scuola-lavoro. Purtroppo però – ha continuato Bellia –stenta ancora a decollare in Sicilia a causa della scarsa presenza delle imprese e il disinteresse delle poche esistenti, bisogna valorizzare l’importanza di questa esperienza che non è solo didattica ma che rappresenta un possibile ponte fra il mondo del lavoro e della scuola”. “Fra gli unici segnali positivi nella nostra Isola – ha aggiunto Bellia – c’è la intraprendenza di alcuni giovani studenti e non, che a fronte dell’assenza del governo locale, hanno deciso di darsi da fare da soli”, Nel 2016 le imprese giovanili in Sicilia sono aumentate dell’8,8% nei settori: informatica, coworking, bed and breakfast e ristorazione. Il 13,1% delle società registrate risultano costituite da giovani under 35. Un passaggio poi sulla legge 107 cosiddetta Buona Scuola. “Non ha di certo migliorato l’offerta formativa in Sicilia, basti pensare alla maglia nera che spetta alla nostra regione dove ben il 96% degli alunni della scuola primaria non gode del tempo pieno dato che Comuni e Regione da anni hanno sempre più tagliato i finanziamenti, per non parlare del mancato adeguamento delle strutture e dei servizi. Il problema – ha spiegato Bellia – è che non sono stati nemmeno previsti investimenti e fatte scelte strategiche per il futuro”. La Cisl Scuola sollecita dunque il governo nazionale ad affrontare “il problema dei tanti precari, diverse migliaia, che coprono posti vacanti per l’intero anno, pur non essendo inseriti in graduatorie concorsuali. Persone senza le quali la scuola non potrebbe funzionare. La stabilizzazione del lavoro è un obiettivo anche per i tanti precari dell’area ATA”. Infine l’annosa vertenza della Formazione Professionale. “Un settore – ha detto Bellia – ormai in crisi profonda da anni con oltre 5 mila lavoratori licenziati o sospesi senza sostegno al reddito in Sicilia. . La Regione nel corso degli ultimi anni, è stata responsabile di gravi ritardi e di incapacità, oggi più che mai, deve riuscire a dare un indirizzo forte, determinato e incisivo al cambiamento e alla costruzione di un sistema integrato che dia il giusto ruolo al settore all’interno del mercato del lavoro e, in particolare in materia di politiche attive del lavoro”. Fra gli argomenti affrontati durante la relazione anche l’ultimo accordo governo- sindacati sul rinnovo del contratto. Secondo Mimmo Milazzo segretario generale Cisl Sicilia “Investire nella scuola deve essere una priorità per la formazione dei lavoratori del futuro che deve essere adeguata ai cambiamenti del mercato del lavoro”. “Dopo la legge che ha tagliato le ex Province – ha aggiunto Milazzo – , e la mancata attivazione di un fondo di compensazione per gli enti come è avvenuto invece nelle Regioni a Statuto ordinario, sono venute meno le risorse per la viabilità e quelle destinate alle istituzioni scolastiche. Bisogna rilanciare gli enti di area vasta per intervenire su questa situazione gravosa. Nella nostra realtà oltre il 70 per cento delle scuole non è a norma antisismica e gli interventi non possono essere più rinviati, serve una forte concertazione con l’assessorato regionale dell’ Istruzione affinché vengano spese le risorse disponibili, non solo per il bene delle nostre scuole, ma anche per rilanciare il settore dell’edilizia , che ne gioverebbe “.
Intanto stanotte è stato siglato il contratto integrativo sulla mobilità del personale scolastico per l’anno scolastico 2017/2018. “Con la firma definitiva del contratto sulla mobilità e con la pre intesa sulla cosiddetta ‘chiamata diretta’ abbiamo per la prima volta sperimentato in concreto cosa vuol dire riconsegnare alla contrattazione la gestione del rapporto di lavoro” ha affermato il segretario generale della Cisl Scuola, Maddalena Gissi concludendo i lavori. “Un testo utile non solo per i lavoratori ma in generale per il buon andamento di un servizio che purtroppo sconta da anni mille difficoltà, problemi e tensioni”. “Il frutto più importante di questo lavoro sarà per tutti un regolare avvio del prossimo anno scolastico, obiettivo che il ministero ha più volte posto tra le priorità della trattativa e per il quale questo contratto costituisce una delle premesse. L’altra deve essere rappresentata dal mantenimento degli impegni assunti dal governo nazionale su organici e assunzioni. Si diano alla scuola le risorse necessarie”.