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Mimmo Milazzo resta alla guida della Cisl Sicilia. Sarà leader del sindacato di piazza Castelnuovo fino al 2021 quando scadrà il secondo mandato che gli è stato affidato nel pomeriggio dal consiglio regionale. Il parlamentino Cisl lo ha eletto con 155 voti su 158 votanti (2 bianche, 1 nulle) a conclusione della due giorni svoltasi a Palermo, che ha visto anche la partecipazione della segretaria generale nazionale, Annamaria Furlan. Milazzo sarà affiancato da una segreteria regionale composta da Rosanna Laplaca, docente di Calascibetta (Enna); dall’avvocato palermitano Giorgio Tessitore. E dal siracusano Sebastiano Cappuccio, new entry. Già componente del vertice nazionale della Slp Cisl (i postali), Cappuccio rientra così in Sicilia.
Milazzo, funzionario della Provincia regionale di Palermo con laurea in tasca in Scienze politiche e una “passione non corrisposta” per il Palermo calcio, è assurto per la prima volta al vertice regionale della Cisl, nel novembre 2014. Allora lasciava la guida della Cisl di Palermo che aveva tenuto a partire dal 2008. Di questi anni alla testa del sindacato di piazza Castelnuovo lamenta soprattutto la “sordità del Governo regionale” sul fronte delle emergenze economiche e sociali: “Palazzo d’Orleans? Un muro di gomma”, dice.
Nella Cisl mette piede negli anni ’80. È da allora che comincia la scalata che lo ha portato al ruolo di numero uno regionale. Riconfermato oggi. La carriera sindacale lo ha visto guidare, nel tempo, le federazioni cisline degli enti locali, del pubblico impiego e della sanità. Nel 2001 è segretario generale della Fps Cisl Sicilia, funzione che svolgerà fino all’aprile 2008. È dopo sette anni da segretario regionale di categoria, che il 28 aprile 2008 è eletto al vertice della Cisl di Palermo che nel marzo 2013 diventa Cisl di Palermo-Trapani. E anche la nuova Unione interprovinciale nata dall’integrazione, lo conferma nel ruolo di segretario generale.