Rap, preoccupazioni dei sindacati su equilibrio economico-finanziario. “l’assessore Riolo ci convochi subito”

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“Il ritardo che si è verificato sul trasferimento nelle casse della Rap di 3 milioni di euro per il pagamento della quattordicesima, da parte del Comune di Palermo, versati solo oggi, è un fatto grave. Considerato che il debito maturato nei confronti dell’azienda sfiora i 70 milioni di euro, è preoccupante che per recuperare e versare 3 milioni di euro, l’amministrazione comunale abbia impiegato più di due settimane”. Ad affermarlo sono Valerio Lombardo FP Cgil, Dionisio Giordano Fit Cisl, Gianni Acquaviva Uil Trasporti e Carmelo Giallombardo Filas. “Abbiamo richiesto con urgenza un incontro al neo assessore comunale alle Partecipate Riolo, perché il rispetto del pagamento del contratto di servizio, il suo prolungamento, la sua rivisitazione, sono i delicati temi su cui si fonda lo sviluppo industriale dell’azienda e quindi il suo futuro e quello dei lavoratori”. I sindacati aggiungono “i lavoratori non si ‘agitano’ per qualche giorno di ritardo sulle retribuzioni, ricordano perfettamente che all’epoca del fallimento del gruppo Amia le retribuzioni erano regolarmente pagate e furono i debiti verso i fornitori, erario ed Inps a decretare la chiusura del gruppo. Per questo garantiscono regolarmente i servizi d’istituto, nonostante fantomatiche dichiarazioni di stato di agitazione di qualcuno. Ad agitarsi è solo chi, fuori dalla storia, continua a pensare di poter strumentalizzare i lavoratori solo per quel consenso sindacale storicamente negatogli. Pur tuttavia – aggiungono – , sia chiaro ad azienda e soprattutto all’amministrazione comunale, che sul mantenimento dell’equilibrio economico-finanziario della Rap, del suo sviluppo industriale, del suo rilancio e quindi del suo futuro, questi sindacati guideranno i lavoratori sempre e solo a tutela dei loro diritti, della loro occupazione con tutte le modalità contrattualmente e normativamente previste. L’assessore Riolo ci convochi in tempi rapidi” concludono.

 

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