Turismo, la richiesta della Fisascat Cisl al governo regionale: “Subito una cabina di regia per stilare un ‘piano industriale’ del settore”

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Rilanciare il settore del turismo in Sicilia, creando una cabina di regia. A chiederlo in una lettera inviata al Presidente della Regione Musumeci, agli assessori regionali al Turismo, alle Attività produttive, ai Beni Culturali, a Confcommercio Sicilia, a Confindustria Sicilia, a Confesercenti, al presidente di Ebrts Sicilia, al presidente dell’Anci Leoluca Orlando, è Mimma Calabrò, segretario regionale Fisascat. In particolare il sindacato chiede la convocazione di un apposito incontro “che abbia come obiettivo quello di intraprendere ogni percorso utile alla costituzione di una ‘cabina di regia per il settore turismo’ in modo da poter confrontare e analizzare proposte e interventi che tendano allo sviluppo del settore e delle enormi potenzialità che lo stesso può generare anche in termini di occupazione”.
“Con la cabina di regia, si potrebbe sviluppare un ‘piano industriale’ che passa dalla destagionalizzazione del turismo e anche da una riforma di legge del settore che preveda specifici capitoli che regolamentino l’allungamento della stagione estiva con ricadute positive sulle migliaia di lavoratori che di turismo vivono e delle loro famiglie. La Fisascat siciliana crede fortemente che sia necessario attivarsi per avviare un “circolo virtuoso che ci faccia uscire da quello vizioso” in cui si trova la Sicilia, in modo che realmente nella nostra regione il turismo possa diventare il volano dell’economia, non per proclami ma per interventi concreti. La cabina di regia potrebbe, pertanto, essere il luogo deputato alla realizzazione di un vero ‘Patto per il turismo’ nella nostra isola che miri alla valorizzazione del “brand Sicilia”, per ridare lustro, valore e sviluppo ai territori siciliani ed alla loro economia.
Siamo certi che sia obiettivo comune e condiviso programmare, in maniera strategica, quanto possibile affinché si possano affrontare e superare le criticità del settore e che per la Sicilia, regione che di turismo potrebbe/dovrebbe vivere, si possano programmare e progettare interventi che avrebbero ricadute positive anche per l’indotto del commercio e dei servizi”.