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La rivoluzione digitale è una conquista. E anche quando riguarda i temi della salute e attraversa il mondo della sanità e quello della previdenza, apre opportunità. Snellisce procedure, accelera tempi. E aiuta. Ma non tutti. C’è chi da quella rivoluzione è tagliato fuori, lasciato ai margini. Abbandonato indietro. Sono anziani e immigrati soprattutto. Per disagio fisico, atavica incomprensione e diffidenza, i primi. Per barriere linguistiche, di costumi e di cultura, gli altri. I primi, per districarsi hanno spesso bisogno di ricorrere a parenti e amici. Gli altri, dovendo fare i conti con società che disconoscono, finiscono, come ha recentemente reso noto il presidente dell’Inps Tito Boeri, con l’abbandonare nelle casse dell’Istituto contributi che pure hanno versato: una cifra che per l’Italia s’aggira sui tre miliardi, ha rivelato Boeri. Anziani e immigrati sono al centro del progetto, “Long Life Welfare”, lanciato dall’Anolf, l’associazione Cisl Oltre le frontiere in tandem con Anteas, un’associazione cislina di volontariato e con il centro di ricerche sul fenomeno migratorio, Idos. Il programma punta alla formazione di volontari che affianchino anziani e immigrati nel loro rapporto quotidiano con il sistema della sicurezza sociale e il pianeta previdenza, specialmente. Finanziato dalla Fondazione con il Sud, riguarda sei regioni: Sicilia, Sardegna, Campania, Calabria, Puglia e Basilicata. Complessivamente saranno 500 i volontari al centro delle attività di formazione. Una novantina in Sicilia. Qui, il progetto, che durerà due anni, sarà presentato a Palermo nella Sala delle Carrozze di Villa Niscemi (piazza dei Quartieri 1), venerdì 16 marzo, dalle 10,30 alle 13. Dopo i saluti di Sebastiano Cappuccio, della segreteria della Cisl Sicilia e Alfio Giulio, segretario della Fnp Sicilia (la federazione Cisl dei pensionati), sarà proiettato il video Long Life Welfare. Interverranno quindi: Maria Ilena Rocha, vicepresidente vicario dell’Anolf nazionale; Massimiliano Colombi dell’Anteas nazionale; Franco Pittau e Giusi Tumminelli per l’Idos; Valentina Campanella, presidente dell’Anolf Sicilia e Rosaria Aquilone, presidente dell’Anteas Sicilia, che chiuderà i lavori. A coordinarli Ilaria Fontanin, dell’Anolf nazionale. (ug)