Portuali, i sindacati confermano lo sciopero di 72 ore dal 26 maggio dopo lo stop della Commissione,”abbiamo rispettato le regole”

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onfermato lo sciopero di 72 ore dal 26 al 28 maggio tutti i lavoratori portuali siciliani addetti alle operazioni all’interno degli scali, così come proclamato dai sindacati di categoria, Filt Cgil, Fit Cisl, UIL trasporti nell’ambito della vertenza sull’autoproduzione nei porti siciliani.
La nota dei sindacati segue quella della Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali che aveva espresso parere negativo sulla protesta pensando riguardasse i lavoratori marittimi.
I sindacati precisano “che la sola categoria coinvolta dallo sciopero è esclusivamente quella dei lavoratori portuali dipendenti delle imprese del settore che sono addetti ai servizi di rizzaggio e derizzaggio in porto. Per questi ultimi – prosegue la nota – le modalità di proclamazione dello sciopero e di svolgimento sono disciplinati unicamente dall’articolo 49 del Contratto collettivo nazionale, e l’astensione del 26 maggio, rispetta perfettamente le regole. Sono infatti escluse tutte le altre categorie, i servizi marittimi, i servizi nautici, il pilotaggio, il rimorchio, il battellaggio e l’ormeggio”. “I servizi minimi essenziali saranno garantiti, anche perché l’articolo 49 che regola lo sciopero di questa categoria, prevede solo l’obbligo di assistenza ai passeggeri che sarà garantita”, ribadiscono i tre sindacati. Lo sciopero è stato indetto per manifestare contro la decisione della Caronte & Tourist di svolgere in autoproduzione le operazioni portuali nel porto di Milazzo. “Ribadiamo che l’autoproduzione è un’attività tipica portuale e deve essere concessa all’interno di regole ben precise e queste invece, risultano essere continuamente disattese anche laddove sono autorizzate dalle autorità portuali , o esercitate con lo strumento del silenzio assensi è operato .
“Si opera – concludono i tre sindacati – Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti -, senza rispettare le norme con atteggiamenti che non vengono sanzionati dalle istituzioni preposte al controllo, mettendo seriamente a repentaglio la sicurezza della navigazione e dei lavoratori”.

 

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