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L’epilogo della vicenda Aquarius, con la presa in carico della Spagna di tutti i 629 naufraghi, è un’ottima notizia, che tuttavia ci chiama a maggiore solidarietà e mette in evidenza un clima preoccupante sul tema immigrazione. Troppi tentennamenti accompagnano, in Europa, decisioni da cui dipendono vite umane e che non dovrebbero essere oggetto di negoziazione o comportamenti meno che umani”. Lo ha detto Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto della Cisl, intervenendo a Latina, a margine della inaugurazione dello Ial territoriale. “Dobbiamo dare risposte all’altezza di un continente come l’Europa e di un grande Paese democratico come l’Italia – ha aggiunto il sindacalista –, risposte di integrazione, legalità, coesione. Vuol dire suonare la sveglia ad una Ue finora troppo egoista e incapace di ragionare su questo e tanti altri temi come una coesa comunità di popoli. Ma mentre ci battiamo a Bruxelles, non possiamo essere incoerenti dentro le mura domestiche”. La via, sottolinea ancora il numero due Cisl, “è quella di un sostegno umanitario innegoziabile e, successivamente, di un’accoglienza sostenibile, da costruire insieme alle Parti sociali su ogni territorio. Serve distensione, dobbiamo riportare il tema a un’analisi lucida e razionale, lontana dalla pancia e più vicina al cuore e alla testa della gente. Cominciamo con il ricordare le tante cronache che ci indicano come queste persone siano vittime ogni giorno di violenza, sfruttamento, caporalato, vero e proprio schiavismo, come dimostra da ultimo il tragico omicidio in Calabria di Sacko Soumaila. Ognuno deve assumere una quota di responsabilità un precorso che assicuri un governo equo e solidale dei fenomeni connessi all’immigrazione. L’Italia ha il dovere e l’opportunità di giocare un ruolo da protagonista in questa delicata fase”.