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Nel 2018 sono state 223 le procedure collettive di licenziamento avviate in 19 aziende per 355 lavoratori coinvolti, a chiedere la Naspi sono stati in 13.011, mentre i licenziamenti individuali avviati da aziende che contano più di 15 dipendenti sono stati 29. Dati forniti dalla Direzione provinciale Lavoro di Trapani riferiti al 2018 che confermano come non si è mai arrestata la perdita di posti nel territorio e quanto ci sia ancora da fare per rilanciare un tessuto dotato di grandi potenzialità.
La Cisl vuole fare la sua parte assistendo, chi alla ricerca da tempo, oppure alle prime mosse perchè ha appena terminato il percorso di studi, ha bisogno di saperne di più per orientarsi sulle regole del mercato del lavoro e non solo.
Nasce così lo ‘Sportello Lavoro’ a Trapani nella sede della Cisl Palermo Trapani di piazza Ciaccio Montalto 27. E’ stato inaugurato stamani alla presenza del segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e della responsabile del servizio Daniela Di Girolamo.
“L’intento è fornire gli strumenti necessari e le informazioni a chi vuole far ingresso nel mondo del lavoro, che sia giovane alla prima ricerca, o disoccupato da tempo, come ad esempio quelle sulla corretta compilazione dei curricula, che non sempre è nota – ha commentato Di Girolamo -, sulle nuove figure professionali e le possibili agevolazioni legate alle assunzioni per fasce di età o sull’indennità di disoccupazione. Queste saranno le prime attività dello Sportello che si avvarrà della collaborazione di tutti i servizi del nostro sindacato. Sarà rivolto al lavoratore che è stato licenziato, allo studente che vuole entrare nel mondo del lavoro per mettere in pratica~quanto appreso e che vuol essere aiutato a comprendere meglio le proprie abilità da porre in evidenza nella ricerca, a chi vorrà ricevere informazioni sulla Naspi e richiederla, sugli ammortizzatori, e su tutte le novità normative sul mercato del lavoro. Informazioni che possano aiutare a cogliere le opportunità e usare i nuovi strumenti legislativi legati al mondo del lavoro spesso poco conosciuti”. Lo sportello sarà aperto da lunedì 19 novembre, il lunedì e il giovedì dalle 10 alle 13 e il venerdì dalle 16,30 alle 18,30. Accoglienza, informazione, banca dati, orientamento, compilazione dei curricula e tanto altro, saranno le attività che lo Sportello, che nasce in modo sperimentale a Trapani, svilupperà nel tempo grazie anche a possibili future convenzioni con enti e associazioni imprenditoriali presenti nel territorio.
A Trapani il dato di disoccupazione è cresciuto lo scorso anno di due punti percentuali (supera il 20 per cento), dal punto di vista dell’occupazione la città rientra nella fascia tra il 37,5 % e il 46,6%, lontana dai tassi più alti del resto del Paese (fra il 64,2 e il 72,9%). Soffrono l’edilizia, il commercio, il settore agro-alimentare. “L’obiettivo del nostro Sportello – ha spiegato La Piana – è quello di non lasciare solo nessuno, dentro e fuori il mercato del lavoro, perché fra le nostre missioni c’è proprio quella di tutelare non solo chi ha un’occupazione, ma anche i tanti che oggi si trovano fuori e sono alle prese con troppe incognite e incertezze. E’ un progetto sperimentale che amplieremo man mano che comprenderemo le esigenze di chi cerca lavoro, perché si tratta di una sfida che consideriamo un work in progress. Attraverso gli utenti, pensiamo soprattutto ai giovani, approfondiremo quali sono le necessità di chi cerca lavoro per sostenerli in questo percorso, che possa portare, magari, anche all’autoimprenditorialità usando i vari strumenti già esistenti. Orientare dunque per far comprendere che il sindacato, oltre alla tutela nelle vertenze, sa essere presente anche in questo modo con la consulenza, assistenza e sostegno competente ai tanti disoccupati. Tutto seguendo l’impegno della riorganizzazione dei nostri servizi in rete su tutto il territorio avviato dalla nostra confederazione”. Sulle condizioni economiche del tessuto trapanese, La Piana ha aggiunto “la disoccupazione giovanile quasi al 50 per cento la dice lunga sul fatto che stiamo ancora scontando una grave crisi che lascia poche speranze. Ma bisogna agire, ora, partendo da misure che favoriscono la crescita, con un fisco e agevolazioni adeguati per attrarre investimenti attraverso anche l’attivazione delle Zes, con una sburocratizzazione che possa accelerare l’iter per le pratiche relative alle aziende, con provvedimenti speciali per l’occupazione giovanile, politiche per l’industria che sta quasi del tutto scomparendo dal nostro tessuto economico, e più diffuse politiche sociali per le categorie deboli, dato che cresce anche la povertà. Insomma un impegno a tutti i livelli istituzionali che partendo dalla valorizzazione delle grandi potenzialità del territorio trapanese possa davvero far rivivere il territorio”.