#FuturoalLavoro, Furlan “sabato in piazza per cambiare la linea economica del Governo”

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“Bisogna che il Governo celermente la smetta di buttare via anni di sacrifici degli italiani e delle italiane e ritorni a fare una politica economica a favore della crescita e dello sviluppo. Questo diremo questo sabato nella nostra Manifestazione sindacale.” Lo ha sottolineato oggi la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan, a Bergamo, concludendo una iniziativa della Cisl di Bergamo sul temi dell’Europa, dello sviluppo e delle infrastrutture. “Vogliamo presentare insieme a lavoratori, pensionati ed a tanti giovani che spero siano presenti numerosi, quella che è la piattaforma che avevamo presentato al Presidente del Consiglio, Conte, ahinoi, del tutto inascoltati. Questo paese ha innanzitutto il tema della crescita e del lavoro da affrontare e questa manovra finanziaria blocca le infrastrutture, taglia le risorse per gli investimenti centrali e locali, taglia le ore di formazione di alternanza scuola-lavoro, taglia le risorse sulle innovazioni per impresa 4.0: cioè, fa esattamente il contrario di quello di cui ci sarebbe esattamente bisogno”, ha aggiunto la leader Cisl. “Questo diremo al Governo: che deve cambiare la sua linea economica. Drammaticamente anche i dati economici emersi in questi giorni sottolineano come l’Italia sia già in recessione tecnica che significa essere ad un passo dalla recessione economica e produttiva. Adesso siamo nel momento di tutti ‘no’. ‘No’ alla Tav, ‘no’ alla Pedemontana veneta e lombarda, ‘no’ al traforo sul Brennero. È evidente ormai che da noi la politica infrastrutturale è stata inspiegabilmente bloccata, bloccando miliardi di investimenti e centinaia di migliaia di posti di lavoro. Noi siamo in un paese che assolutamente ha bisogno di collegare il Sud con il Nord ed il paese tutto con il resto dell’ Europa. Ed è per questo che questa linea di blocco delle infrastrutture adottata dal Governo è assolutamente sbagliata. È esattamente il contrario di quello che dobbiamo realizzare”. Furlan ha parlato oggi del tema dell’Europa anche in vista delle scadenze elettorali. “L’Italia tutta ha bisogno di essere collegata meglio e di essere protagonista dentro l’Europa. Il modo sicuro per farcela è quello di esserci in Europa- ha affermato Furlan- di avere proposte da offrire alla comunità europea. Noi siamo davanti ad una scelta importante: quella di rafforzare o ‘no’ l’Europa. Per essere competitivi nel mondo e sui mercanti internazionali, noi non possiamo fare a meno dell’ Europa. L’Italia da sola, così come ogni singolo Stato europeo, non ce la può fare ad affermare la propria competitività. Per questo abbiamo bisogno di un’Europa più collegata attraverso le infrastrutture materiali ed immateriali, di un’Europa che faccia un salto di qualità politico passando dall’ Europa della moneta all’Europa dei popoli. Per questo sarà necessario riformare le istituzioni europee affinchè i cittadini si sentano più partecipi e più determinanti nelle scelte della politica europea”. Per la leade Cisl “ abbiamo bisogno di un’Europa federale, degli Stati Uniti d’Europa. L’idea della Cisl è proprio questa: il dibattito non è se stare o meno in Europa, ma come cambiare l’Europa perchè sia più determinante in termini di qualità ma anche di pace nelle politiche internazionali. La costruzione dell’ Europa ha consentito al nostro paese di avere almeno tre generazioni che sono nate e vissute nella pace. L’Europa è importante per gli equilibri internazionali in tutto il mondo e quando l’Europa manca, non è capace o non è in condizione di esprimersi, generalmente, il mondo è un pò più povero ed ha più guerre. Noi riteniamo vada ridiscusso lo statuto economico europeo, il fiscal compact, che vada messa al centro una grande campagna di investimenti europei su crescita, sviluppo, lavoro e che vadano create dentro l’Europa meno diseguaglianze. Il tema dell’ equità è fortemente legato al modello sociale che abbiamo ma anche alla possibilità di ogni cittadino e di ogni cittadina di partecipare e di avere la possibilità di una vita migliore di quella che oggi ha. Proprio per questo gli Stati federali, l’Europa Federale, per noi è la scommessa su cui puntare”.

 

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