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“Le notizie giunte in queste ultime settimane su una finanziaria regionale che prevede per l’anno 2019 una corposa riduzione delle risorse regionali destinate al Traporto pubblico siciliano, sono certamente motivo di grande preoccupazione, dai 222 milioni di euro dell’anno 2012 si è passati ai 155 del 2016, e adesso, la previsione di diminuire di un terzo le risorse, non può che mettere in ginocchio le aziende pubbliche e private con il risultato di avere servizi inefficienti oltre a concrete difficoltà di mantenere gli attuali livelli occupazionali”. Ad affermarlo sono i segretari regionali di Filt Cgil Franco Spanò, Fit Cisl Dionisio Giordano e Uiltrasporti Agostino Falanga. “Il governo regionale e l’Ars, non si sono mai sottratti al confronto con le parti datoriali e sindacali sui temi relativi al TPL siciliano, e nel mese di dicembre era stato confermato il mantenimento delle attuali risorse che, assieme a una pianificazione più razionale del sistema, al potenziamento dei controlli ed al rinnovo del parco mezzi, avrebbe dovuto rilanciare il settore”. I sindacati concludono: “Chiediamo, pertanto, un immediato incontro al governo regionale ed a tutte le forze politiche dell’Ars. Valutiamo positivamente l’azione di sensibilizzazione rivolta al governo nazionale con l’ordine del giorno ‘Salva Tpl Sicilia’ approvato dalla Camera dei deputati, ma in assenza di fatti concreti mobiliteremo i circa 8000 lavoratori del settore”.