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In Sicilia la crisi, tra il 2008 e il 2014, ha bruciato 160 mila posti di lavoro. E quest’esercito di espulsi dal mercato, «solo per un quarto» è stato riassorbito nel quadriennio successivo. È un passaggio di Zoom Sicilia, il report Cisl-Diste di analisi congiunturale, approfondimento e outlook, che esamina l’economia siciliana alla luce delle fondamentali variabili macroeconomiche: Pil, occupazione, investimenti, consumi, export. Con riferimento all’andamento provincia per provincia. E anche con riguardo ad aspetti spesso ignorati. Così, è in aumento o in calo in Sicilia la nascita di start up innovative? E le aziende siciliane, in che misura sono in grado di onorare le fatture nei termini di legge? Domande sulle quali il rapporto semestrale che nasce dalla partnership tra Cisl Sicilia e Diste Consulting, fa luce. Il primo numero, La marcia del gambero, sarà presentato martedì 2 a Palermo dalle 9,30 nell’aula consiliare del Comune, in piazza Pretoria. All’incontro prenderanno parte: Sebastiano Cappuccio, segretario della Cisl Sicilia; Alessandro La Monica, presidente di Diste Consulting; Pietro Busetta, economista, presidente di Isesst (esperti di studi territoriali) e del comitato scientifico del report. Con loro Roberto Lagalla, assessore regionale dell’Istruzione e formazione; gli economisti Fabio Mazzola e Benedetto Torrisi, prorettore vicario nell’università di Palermo il primo, statistico-economico nell’ateneo catanese l’altro. E Ignazio Ganga per la segreteria confederale nazionale Cisl. A moderare il dibattito il direttore del quotidiano La Sicilia, Antonello Piraneo. (ug)