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L’incremento del 6,8% nel 2018 del numero di iscritti ai fondi pensione negoziali è per la Cisl un dato positivo ed è positivo che questo risultato si raggiunga anche attraverso il meccanismo delle adesioni contrattuali poichè la contrattazione collettiva deve essere sempre più attenta ad inserire strumenti di welfare e di previdenza complementare a tutela dei lavoratori”. Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga. “Tuttavia- sottolinea Ganga- non possiamo considerare questi dati sufficienti se, come ha rilevato la Relazione della Covip presentata oggi, gli iscritti alle forme di previdenza complementare di sotto dei 35 anni di età sono solo una minima parte ed è grande il differenziale degli iscritti tra uomini e donne (il 61,9% degli iscritti sono uomini). Le parti sociali e le istituzioni, insieme, si sentono impegnate perchè la cultura della previdenza diventi patrimonio comune e diffuso, soprattutto affinchè i giovani comprendano quanto è importante iscriversi ad un fondo pensione”. “Il futuro delle pensioni dei giovani- conclude Ganga- è uno dei temi della piattaforma sindacale unitaria di Cgil Cisl e Uil dove abbiamo sottolineato l’importanza dei due pilastri previdenziali: da un lato è necessario approfondire il tema di una pensione contributiva di garanzia di base in capo al sistema obbligatorio, ma dall’altro è fondamentale incentivare la previdenza complementare attraverso un fisco adeguato ed una educazione previdenziale convinta e costante, inoltre, è indispensabile incentivare i fondi pensione perchè investano in economia reale”.