Def, Cisl, “Ci aspettavamo molto di più. Manca la svolta sulla crescita del Paese”

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“E’ un Def troppo debole su crescita, riforma fiscale, investimenti “.
E’ quanto sostiene in una nota la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan. “E’ un fatto sicuramente positivo che si sia sterilizzato l’aumento dell’Iva e che si rilanci la lotta all’evasione fiscale, come aveva richiesto anche la Cisl. Ma il Def non contiene quella discontinuità nella politica economica che ci aspettavamo e che serve urgentemente al paese sul piano della crescita, degli investimenti, dello sblocco delle infrastrutture, della riduzione delle tasse sui redditi da lavoro e da pensione. Manca insomma quella svolta che il sindacato unitariamente auspica da più di un anno nella politica economica.
E’ insufficiente la prevista riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori e non si fa alcun riferimento nel DEF alle risorse per rinnovare tutti i contratti pubblici. Manca qualsiasi accenno alla necessaria rivalutazione delle pensioni di milioni di persone anziane, così come non ci sono novità sulle politiche attive del lavoro e degli ammortizzatori sociali. Anche sul piano degli investimenti pubblici e del rilancio della politica industriale non sono previsti quegli interventi sull’innovazione, sulla ricerca e sulle nuove infrastrutture capaci di dare impulso alla crescita del paese ed all’occupazione. Ecco perché ci aspettiamo ora l’apertura di un confronto costruttivo con il Presidente del Consiglio su tutti i provvedimenti che confluiranno nella legge di bilancio. Il vero banco di prova del Governo sarà la legge di bilancio. Lo diremo con forza la prossima settimana ad Assago quando incontreremo unitariamente migliaia di nostre delegate e delegati”.

 

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