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Le otto barche distese sul molo, su una stuoia azzurro mare, a ricordare tutti i naufragi avvenuti dal 3 ottobre 2013 a oggi, con il numero drammatico delle vittime scritto sulla fiancata. Subito dopo il lancio di rose bianche, nello specchio di mare della Cala, con il bigliettino con su scritto #sullavitanonsitratta, da parte dei bambini presenti.
Sono alcuni dei momenti dell’iniziativa che Cgil, Cisl Uil Palermo hanno organizzato questo pomeriggio, in un luogo simbolico come il Lungomare delle Migrazioni, per rendere onore alla memoria delle vittime dell’immigrazione nella Giornata nazionale del 3 ottobre a loro dedicata. Prima del lancio, una benedizione delle rose da parte di padre Bucaro, alla memoria dei morti nel Mediterraneo “che vuole essere la benedizione per coloro che saranno costretti ad attraversare il mare. Persone che dobbiamo accogliere nella maniera più umana”.
All’invito dei tre segretari di Cgil, Cisl e Uil Enzo Campo, Leonardo La Piana e Gianni Borrelli hanno risposto in tanti. Oltre alle testimonianze di tre ragazzi, Solaymen della Sierra Leone, Mohammed del Pakistan e Precious della Nigeria, che hanno lasciato la loro terra d’origine e hanno raccontato le violenze subite in Libia, il viaggio in barca, e la loro integrazione a Palermo, hanno partecipato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, monsignor Benedetto Genauldi, vicario episcopale, che ha portato il messaggio dell’arcivescovo Corrado Lorefice, Ibrahima Kobena presidente della Consulta delle Culture, padre Giuseppe Bucaro, Antonio Tripodo, coordinatore dell’ufficio del dialogo ecumenico e interreligioso, in rappresentanza della missione Speranza e carità e
Per ricordare tutte le vittime dell’immigrazione Cgil, Cisl e Uil hanno realizzare otto piccole barche in cartone, una per ogni anno, con la scritta in nero del drammatico conto delle vittime: 368 morti nel naufragio 3 ottobre 2013, 3.538 morti nel 2014, 3.771 nel 2015, 5.096 nel 2016, 3.139 nel 2017, 2.023 nel 2018, fino ai 1.112 del 3 ottobre 2019.
Nell’ottava barca, la scritta “un mare di persone” e l’hashtag “sulla vita non si tratta” (#sullavitanonsitratta), ovvero l’appello di Cgil, Cisl Uil Palermo, lanciato oggi dalla città di Palermo. “La tratta degli essere umani va combattuta con tutte le forze”, hanno chiesto le tre organizzazioni sindacali.
“Il nostro è un appello per il diritto alla vita e per il diritto all’approdo, ognuno ha il diritto di vivere libero nel posto che sceglie. Siamo qui a difendere i diritti inviolabili dell’uomo, chiediamo porti sempre aperti e una legislazione capace di garantire canali sicuri e regolari per rifugiati e migranti – ha detto il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo, aprendo l’iniziativa – Per noi non è solo una commemorazione ma vogliamo lavorare per un mondo più giusto. Il movimento sindacale accoglie tutti i lavoratori e le lavoratrici. Fare un bilancio di cosa sia accaduto in materia di migrazioni in questi sei anni è molto complesso: ci sono stati molti arrivi, molti naufragi, molti morti, si sono susseguite diverse politiche e azioni internazionali, si sono modificati le rotte che le persone compiono nel tentativo di raggiungere l’Europa occidentale. Ma le le stragi proseguono, le persone che mirano a raggiungere l’Europa con la speranza di una vita migliore continuano a morire in quanto non esiste una via sicura per raggiungere il nostro Paese”.
“Il tema della migrazione richiede non solo condivisione di obiettivi ma anche risorse e valori, e prima di ogni cosa il rispetto della vita umana, che è prioritario su qualsiasi altra esigenza”, ha aggiunto il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana. “Rilanciamo il grande appello delle nostre confederazioni nazionali rivolta alle istituzioni nazionali ed europee – continua La Piana – affinché si giunga a una governance unica delle politiche che regolano i flussi migratori. Tutti devono essere responsabili, il tema dell’immigrazione non può essere solo un problema di chi è più esposto al fenomeno, è necessario promuovere politiche d’ingresso regolare anche attraverso una programmazione dei flussi in base alle necessità produttive e alle capacità di assorbimento dei sistemi dei singoli Paesi”.
Dai sindacati anche le cifra della situazione palermitana. “Sono circa 35mila gli stranieri che soggiornano legalmente a Palermo – ha proseguito il coordinatore Uil Palermo Gianni Borrelli – E registriamo un fenomeno nuovo: molti arrivi dal Sud America, soprattutto da Colombia e Venezuela. Sono nipoti o figli di emigranti che chiedono riconoscimento della cittadinanza”.
Per i sindacati, come chiedono da tempo, è necessario attivare politiche dell’integrazione e della solidarietà migliori e più adeguate. “Cgil, Cisl e Uil a Palermo da anni hanno a disposizione uffici e strutture per supportare i migranti. Negli uffici dei sindacati negli ultimi due anni è aumento del 30 per cento il numero di persone che chiede assistenza – aggiunge Borrelli -Gli uomini rappresentano il 60 per cento dell’utenza e le domande riguardano soprattutto contratti di lavoro, rinnovo dei permessi di soggiorno, modello Isee, bonus bebé ma anche ricongiungimento familiare. Abbiamo registrato 38 etnie diverse, in maggioranza bengalesi, ghanese e filippini che arrivano da tutta la Provincia di Palermo. Tutti però lamentano la stessa cosa: mancanza di servizi di Welfare. Il nostro obiettivo è stato e sarà sempre quello di supportare e tutelare tutte queste persone, sulla base di una campagna culturale di solidarietà e sensibilizzazione”.