Amat, proclamato lo stato di agitazione. Sindacati: “nuovamente in ritardo gli stipendi, situazione intollerabile”

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Sono in stato di agitazione i lavoratori dell’Amat di Palermo. A proclamarlo sono i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl, Cobas e Orsa Tpl “per il mancato pagamento degli stipendi di novembre, come si evince dal comunicato di servizio dell’azienda che rinvia a data incerta la corresponsione delle paghe dei lavoratori” scrivono. “Proclamiamo dunque lo stato di agitazione – continuano – ritenendo inaccettabile questo rinvio a seguito delle motivazioni date dall’azienda, dalle quali si evince l’assoluta insensibilità delle istituzioni e dagli organismi preposti alla definizione delle procedure relative ai trasferimenti di legge non evasi in tempo utile a consentire la regolare liquidità aziendale”. I sindacati aggiungono “i lavoratori non possano essere lasciati soli ed in balìa del rimpallo di competenze fra la proprietà dell’azienda, il Comune di Palermo e la stessa azienda. Tale è infatti il balletto a cui i lavoratori stanno assistendo da parecchi mesi a partire dalla data dell’obbligato piano di risanamento, che l’Amat ha dovuto redigere e che nonostante l’approvazione del Socio unico non è stata ancora in grado di far decollare. Le incertezze economiche –finanziarie collegate al piano di risanamento stanno trovando preoccupanti conferme nella incapacità dell’azienda di garantire in tempi utili e certi l’esigenza primaria delle paghe dei lavoratori “. Da qui la vertenza quindi su tre punti: criticità del bilancio aziendale; il budget di esercizio aziendale e la rivisitazione del piano di risanamento.