Lavoro, Sbarra “bassa crescita occupazionale ed aumento cassa integrazione riflettono un’economia stagnante”

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“I dati dell’Osservatorio precariato diffusi oggi dall’Inps mostrano il proseguimento della netta differenziazione fra andamento delle assunzioni a tempo indeterminato, in aumento, ed assunzioni a tempo determinato, in calo, ma confermano anche che il trend occupazionale complessivo, pur rimanendo positivo, risulta in forte decelerazione rispetto ad un anno fa”. Così il Segretario Generale Aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra, commenta i dati Inps di oggi. “Il dato di chiusura d’anno della cassa integrazione, pure diffuso oggi dall’Inps- sottolinea Sbarra- conferma che nel 2019 le ore autorizzate sono aumentate del 20% dopo 5 anni di calo. Se a questo scenario aggiungiamo i dati sull’intensità dell’occupazione, misurata in termini di ore lavorate, che rimane nettamente inferiore a quella del periodo precedente la crisi economica, il quadro mostra più ombre che luci. Purtroppo non si tratta di una situazione contingente, ma strutturale, che riflette la debolezza di un’economia stagnante da anni. Occorre una forte iniziativa del Governo per la crescita, che punti a sostenere la capacità delle imprese italiane, da una parte, di sviluppare e utilizzare l’innovazione tecnologica, dall’altra di accettare la sfida della sostenibilità ambientale, per trasformarle entrambe in fattori di aumento della produttività e di innalzamento della qualità e quantità dell’occupazione. Vanno dunque incoraggiati investimenti sia nelle competenze, nella ricerca e nell’innovazione tecnologica, sia in infrastrutture materiali e immateriali, con una attenzione forte al Mezzogiorno, per il quale serve un piano straordinario”. “Senza dimenticare di sostenere le tante imprese in crisi ed in riorganizzazione e i loro lavoratori, per le quali vanno aumentate le risorse finalizzate a prorogare la cassa integrazione straordinaria, necessità che la legge di bilancio ha inspiegabilmente sottovalutato- conclude Sbarra- e che ora vanno assolutamente recuperate con il decreto ‘milleproroghe’”.

 

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