Edilizia, l’appello della Filca Cisl Palermo Trapani “Inail trasferisca i fondi necessari alle aziende del settore per l’acquisto dei dpi”

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Garantire la liquidità a tutte le imprese del settore edile affinché possano dotarsi sin da ora di tutti i dispositivi di protezione individuale, guanti e mascherine e tutto quello che sarà necessario e fondamentale nel momento in cui i cantieri potranno riaprire. A chiederlo ad Inail, è il segretario generale Filca Cisl Palermo Trapani Francesco Danese. “La crisi che dovremo gestire alla fine del lockdown – aggiunge Danese – sarà ancora più dura di quella che la nostra economia ha subìto negli ultimi 10 anni. Le aziende ferme e che hanno fatto finora richiesta di ammortizzatori sociali sono per Palermo oltre 700 per circa 2500 lavoratori, per Trapani 312 per circa 936 lavoratori. Quando la curva del contagio, ci auguriamo presto, scenderà, il settore edile che è uno di quelli strategici per la ripresa economica di tutto il Paese e ancor di più dei nostri territori, dovrà essere pronto. Riteniamo che un incentivo per la ripresa del sistema produttivo può essere l’utilizzo dei fondi Inail per il finanziamento alle imprese da destinare all’acquisto dei dispositivi di sicurezza, necessari al contenimento del virus. L’Istituto ha un ruolo fondamentale in questa fase ancor di più perché può garantire quella disponibilità di risorse economiche necessaria alle imprese e per consentire ai lavoratori di poter lavorare in sicurezza”. Secondo il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana, “la garanzia della sicurezza sarà cruciale quando si passerà alla fase successiva del contenimento del virus, dovremo ripartire ma lo si dovrà fare nella massima tranquillità per tutti i lavoratori e le loro famiglie. Serve lo sforzo di tutti, dobbiamo essere pronti a un impegno straordinario e ad utilizzare tutti i fondi possibili per aiutare il nostro sistema produttivo a ripartire quando si potranno finalmente aprire i cantieri, realizzare le opere strategiche per i nostri territori di Palermo e Trapani, e dare il via alle attività di tutte le aziende oggi ferme”.

 

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