Scuola: Sbarra. “Patto può segnare una svolta per il mondo dell’istruzione e per il Paese”

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“Stiamo lavorando in queste ore per definire un patto per la scuola e l’istruzione, un segnale di grande speranza che può segnare davvero una svolta positiva per il Paese ed un giusto riconoscimento per le persone impegnate nel mondo scolastico”. Lo ha detto il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, nel corso del suo intervento conclusivo al Consiglio Generale della Cisl di Brescia. “Anche per il mondo della scuola e dell’ istruzione serve un grande accordo che metta le istituzioni scolastiche al centro di una possibile ripartenza, concentrando risorse ed investimenti nel settore strategico della formazione. Stiamo negoziando una intesa di enorme valore con il Ministro della istruzione, Bianchi . La scuola, la filiera della conoscenza e dell’istruzione sono luoghi dove si formano le coscienze e le competenze dei nostri giovani. Investire sulla scuola significa investire sul futuro del nostro Paese. Significa stabilire insieme ed in modo partecipato obiettivi per quanto riguarda gli organici, indicare nuovi criteri semplificati di reclutamento, richiamare la necessità degli investimenti sulla manutenzione, l’adeguamento e la messa in sicurezza degli edifici scolastici, delle infrastrutture materiali e digitali delle classi. Fare scelte importanti sulla formazione continua come diritto soggettivo delle persone impegnate nelle attività scolastiche. Operare in modo condiviso per il contrasto alla dispersione scolastica ed alla povertà cognitiva, al superamento dei divari esistenti tra le varie aree del Paese. Può aprirsi insomma per il mondo della scuola m, anche sotto il profilo del rinnovo dei contratti, una stagione negoziale importante che punti a riallineare le retribuzioni dei lavoratori del mondo dell’ istruzione alla media degli altri settori della P.A. ed anche un recupero dei differenziali rispetto all’Europa”. Sbarra ha altresì parlato oggi del tema dei morti sul lavoro. “La sicurezza sul lavoro deve diventare una grande vertenza nazionale. Dobbiamo fermare questa strage silenziosa che porta via ogni anno più di 1200 persone”, ha aggiunto il leader Cisl. “Nei primi tre mesi del 2021 abbiamo avuto quasi 200 vittime sul lavoro, una media di due, tre persone al giorno.
La tragica morte di Luana, la giovane mamma di soli 22 anni stritolata alcuni giorni fa da un rullo in una azienda tessile di Prato, ha scosso le coscienze di tutto il Paese. Ma anche ieri ci sono state purtroppo altre tragedie sul lavoro. Ecco perché la Cisl condivide e sostiene le iniziative di lotta che sono state programmate in queste ore a Prato ed in altri territori. Non faremo sconti a nessuno sulla questione sicurezza. Non possiamo continuare con questo bollettino quotidiano di incidenti mortali. È un fatto di civiltà. Non basta indignarsi o esprimere il cordoglio doveroso alle famiglie. È una vera emergenza su cui chiediamo impegni ed investimenti coerenti sia alle istituzioni che al sistema delle imprese. Per questo nelle prossime settimane daremo vita ad iniziative unitarie che coinvolgeranno a tutti i livelli le tre organizzazioni sindacali. La sicurezza nei luoghi di lavoro non è un costo ma un grande investimento, necessario a dare qualità al lavoro. Bisogna aumentare i controlli, le verifiche, le ispezioni, assumere ispettori del lavoro, medici di medicina del lavoro e poi fare un grande investimento sulla prevenzione, formazione, informazione, sulla cultura della sicurezza. Migliorare le sinergie ed il coordinamento tra le istituzioni e le diverse amministrazioni preposte ai controlli. Bisogna attuare finalmente nella sua integrità il testo unico in materia di sicurezza che nonostante sia stato approvato dal Parlamento nel 2008 continua a mancare di decreti attuativi e molte sono le aziende che non lo riconoscono ed applicano. Dobbiamo aprire una grande vertenza per fermare questa lunga scia di sangue che offende la dignità del nostro paese. Tutto questo deve diventare prossime settimane elemento di grande mobilitazione”.