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“Grazie a Papa Francesco per il monito alto ed accorato con cui oggi è tornato ad indicare l’urgenza di una rigenerazione del sistema capitalistico nel segno dell’inclusione, della solidarietà, di una più ampia democrazia economica. Evoluzione che deve mettere al centro il protagonismo del lavoro e della sua rappresentanza, con la piena partecipazione alla vita del sindacato anche e soprattutto delle fasce più deboli. È la ragione che da tempo spinge la Cisl a presidiare le periferie dell’esistenza e che ci ha portato ad aprire tante sedi nei luoghi di frontiera e ci fa combattere ogni giorno, con sempre maggior vigore, contro le forme vecchie e nuove di precariato e sfruttamento”. Lo afferma Luigi Sbarra, Segretario Generale della Cisl. “Le parole del Pontefice – aggiunge – sono per noi un forte stimolo ed un incoraggiamento a fare sempre di più, a proseguire il nostro cammino di sindacato di prossimità, vicino ai lavoratori ed alle famiglie più svantaggiate, ai giovani ed alle donne, agli anziani ed ai non autosufficienti, agli immigrati che dobbiamo includere a livello sociale e civile nella nostra società”. “Fondamentale il richiamo del Santo Padre al ruolo “profetico” libero ed innovativo di un sindacato che sappia dar voce a quanti non l’hanno per governare la difficile fase post Covid in modo che nessuno sia lasciato indietro. Percorso che deve portare ad una profonda riforma del sistema economico, verso un equilibrio nuovo che sappia proteggere le persone dalla fredda logica del profitto e della deregolamentazione, puntando alla crescita dell’occupazione, ad un lavoro stabile e sicuro per tutti, alla tutela della persona umana ed alla partecipazione dei lavoratori alle scelte economiche e sociali”.
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