“È una Legge di bilancio notevolmente migliorata quella approvata oggi in via definitiva dalla Camera dei deputati. Una Manovra partita a ottobre con ampie zone d’ombra, e arrivata al traguardo molto diversa, espansiva e con importanti elementi redistributivi. Raccogliamo i frutti di un’azione sindacale responsabile, che ha puntato a riallacciare e consolidare il confronto con il Governo per rafforzare il profilo sociale del provvedimento”. Lo afferma in una nota Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl. “Gli avanzamenti sono molteplici e rilevanti – aggiunge -: abbiamo conquistato misure e risorse importanti per finanziare la riforma degli ammortizzatori sociali in chiave solidaristica e universale ; una riduzione delle tasse ai lavoratori e pensionati, sopratutto nelle fasce medio basse e basse; la decontribuzione per il lavoro dipendente con redditi inferiori ai 35 mila euro ; l’aumento della no tax area per chi è in quiescenza e la rivalutazione delle pensioni . Si aggiunge, sul fronte previdenziale, la proroga di Opzione donna e dell’Ape sociale allargata , la riduzione dell’età’ contributiva per i lavoratori edili e della ceramica da 36 a 32 anni per l’anticipo pensionistico, il tavolo di confronto con il governo per superare la Legge Fornero, verso un sistema pensionistico più flessibile, inclusivo, sensibile ai bisogni di giovani e donne. E ancora, nella sanità triplichiamo i finanziamenti iniziali e nel pubblico impiego finalmente si stanziano le risorse per i rinnovi dei contratti. Non manca un grande passo avanti sulla non autosufficienza, con una dote cresciuta a 850 milioni. “Insomma – sottolinea ancora Sbarra – l’impegno del sindacato responsabile, unito alla capacità d’ascolto del Governo e del Parlamento , ha diradato la maggior parte delle nebbie e prodotto una Manovra coesiva. Restano però alcune criticità da affrontare subito, a partire dalla scuola, che va maggiormente valorizzata e su cui bisogna sbloccare ingenti risorse per adeguare retribuzioni, assumere e stabilizzare il personale. C’è da alzare ulteriormente gli stanziamenti, pur importanti, del Fondo contro il caro bollette per sostenere fasce deboli e famiglie in difficoltà . Ma soprattutto occorre inserire queste priorità in una road map partecipata per la crescita , lo sviluppo e l’occupazione che dia risposte alla nuova agenda sociale, mandando in profondità la campagna vaccinale, realizzando velocemente le riforme del fisco e del sistema pensionistico, fronteggiando il caro prezzi , avviando una nuova politica dei redditi e di crescita salariale , sostenendo quantità, qualità e stabilità del lavoro, assicurando una svolta su formazione e politiche attive, incardinando la transizione ecologica e digitale sui binari della sostenibilità sociale, rilanciando politica industriale e condizionalità sociali per gli investimenti del Pnrr. Il percorso riformista del 2022 è composto da queste tappe, e su questi temi dobbiamo aprire subito un cantiere concertato, verso un Patto Sociale che dia equità e stabilità al cambiamento”.