“Esprimiamo nuovamente preoccupazione per la città, a causa del voto in consiglio comunale che ha determinato la mancata presentazione del piano di riequilibrio del Comune di Palermo. Sebbene anche da noi sia stato considerato insufficiente, perché i 180 milioni di euro previsti sono pochi a fronte dei bisogni della città, il piano di riequilibrio è evidentemente uno strumento propedeutico per evitare il dissesto finanziario, se accompagnato da altre intenzioni ed azioni”. A dichiararlo sono i segretari generali di Cgil Palermo Mario Ridulfo, Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e Uil Sicilia Palermo Luisella Lionti. “Noi – aggiungono Ridulfo, La Piana e Lionti – continuiamo a sostenere la necessità di un patto trasversale alle forze politiche e tra quanti si candidano a governare la città. Sosteniamo l’idea che occorre definire un Patto per Palermo, un accordo politico da costruire in primis con i cittadini e poi con il governo nazionale. Purtroppo, invece, prevale, e non da adesso, una politica del tanto peggio tanto meglio, che porta la città direttamente al dissesto con il paradossale effetto – che oggi il consiglio comunale voleva evitare – del conseguente aumento delle tasse, della diminuzione dei servizi già gravemente insufficienti, di un generale peggioramento delle condizioni della qualità della vita dei palermitani e della incertezza futura per i dipendenti del comune e delle Partecipate”.